(Teleborsa) - Il
Consiglio di Amministrazione di
Enel ritiene
appropriato l'attuale numero di 9 amministratori, il massimo previsto dal vigente statuto, in modo da assicurare sia un adeguato bilanciamento delle competenze e delle esperienze richieste dalla complessità del business, sia l'operatività dei Comitati, tradizionalmente istituiti in osservanza alle best practice di governo societario. Lo si legge negli orientamenti del CdA agli azionisti, in vista del
rinnovo previsto in occasione dell'assemblea in programma per il 10 maggio 2023.
Il board ritiene anche adeguato il rapporto attualmente in essere tra
amministratori esecutivi (1) e
amministratori non esecutivi e indipendenti (8), al fine di assicurare un'ottimale composizione dei Comitati consiliari e un efficace funzionamento del CdA.
Inoltre, il CdA auspica che il rinnovo tenga conto dell'esigenza di coniugare, anche in linea con il piano industriale 2023/2025, il
perseguimento di una strategia sostenibile - incentrata sulla decarbonizzazione della generazione elettrica, sulla digitalizzazione delle reti e sull’elettrificazione dei consumi finali - con un'
adeguata redditività degli investimenti e il mantenimento di una
solida struttura finanziaria.
In particolare, l'
AD dovrebbe: essere una figura dotata di
autorevolezza e riconosciuta visione strategica, e con una adeguata conoscenza del mercato dell'energia e della transizione; avere maturato esperienze rilevanti e di successo al
vertice di società quotate di significative dimensioni e/o complessità; disporre di
adeguate competenze in ambito economico-finanziario, oltre che tecnico, nonché riguardo ad ogni profilo di sostenibilità; essere dotato di riconosciuta leadership e di uno stile di gestione orientato alla capacità di fare squadra; avere maturato una significativa
esperienza in ambito internazionale.