(Teleborsa) -
Cassa di Risparmio di Orvieto, appartenente al Gruppo Bancario Mediocredito Centrale, ha chiuso l'esercizio 2022 con un
utile netto di 2,61 milioni di euro, a fronte della perdita netta di 0,13 milioni di euro dell'esercizio 2021. Il margine di intermediazione è aumentato del 7,1% rispetto all'esercizio precedente (46,41 milioni di euro vs 43,35 milioni di euro), per effetto della performance del
margine di interesse (26,41 milioni di euro, +12,7%) e delle
commissioni nette (19,26 milioni, +24,1%).
Riguardo all'attività di intermediazione, la Cassa presenta uno
stock di impieghi, non considerando l'esposizione in titoli di debito, pari a 1,12 miliardi di euro al 31 dicembre 2022, in crescita del 10,2% rispetto al dato di fine 2021 (1,02 miliardi di euro).
La
raccolta totale presenta un saldo pari a 1,61 miliardi di euro al 31 dicembre 2022 (vs 1,63 miliardi al 31 dicembre 2021, -1,3%). In dettaglio, la componente
diretta si attesta a 1,10 miliardi di euro (vs 1,13 miliardi di euro al 31 dicembre 2021), mentre quella
indiretta a complessivi 507,49 milioni di euro (495,73 milioni a fine 2021).
Quanto alla qualità del credito, l'incidenza percentuale dei crediti non-performing lordi rispetto al totale impieghi lordi (
NPLs ratio lordo) si posiziona al 9,27%, in calo rispetto al 10,71% di fine 2021. Analogamente, si riduce l'indicatore al netto delle rettifiche di valore (
NPL ratio netto) pari al 3,45% (4,90% al 31 dicembre 2021). In crescita il
grado di copertura complessivo dei crediti deteriorati, che passa dal 57,22% dell'esercizio precedente al 65,15% al 31 dicembre 2022.
Il CET1/Tier1 ratio e il Total Capital ratio si posizionano al 12,63% (9,33% al 31 dicembre 2021), su un livello superiore alle soglie minime regolamentari.