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Allarme PNRR: ritardi mettono a rischio crescita PIL

E Mattarella avverte:: ora "mettersi alla stanga"

Economia
Allarme PNRR: ritardi mettono a rischio crescita PIL
(Teleborsa) - "Ad oggi, considerando la ripartizione fra risorse e investimenti intorno alla quale è strutturato il PNRR, per il Tema Imprese e lavoro si riscontra un livello di attuazione pari al 41% rispetto al 100% di fine 2025, per quanto riguarda le riforme, e del 47% per la componente investimenti". Lo segnala un rapporto del Censis sul "Sistema camerale dopo il ciclo di riforme", presentato alla Conferenza nazionale delle Camere di Commercio, a Firenze.





"Su entrambi i versanti -aggiunge lo studio- si registra uno scarto da colmare rispetto all'avanzamento previsto entro il 31 marzo 2023, che è pari a cinque punti percentuali nel caso delle riforme, ma sale a 17 punti nel caso degli investimenti". Per il Tema "Imprese e lavoro, ambito di elezione per il ruolo camerale, "sono allocate dal Piano risorse per 34,7 miliardi di euro, di cui 25,7 miliardi su interventi legati alla competitività, alla concorrenza e all'innovazione, 5,9 sul lavoro, 3,1 miliardi per interventi sul settore agricolo". "Il numero di imprese -si precisa- che a fine periodo 2021-2026 avranno ricevuto incentivi, aiuti e crediti d'imposta saranno oltre 146 mila, di cui 115 mila specificamente destinatarie di crediti fiscali".

E sul tema è arrivato il monito del Capo dello Stato. "È il momento per tutti, a partire dall'attuazione del PNRR, di mettersi alla stanga", ha detto Mattarella citando l'espressione usata da Alcide De Gasperi. "Nel ringraziare per il vostro impegno, mi permetto di rivolgere a voi l'invito che in un contesto ben diverso Alcide De Gasperi rivolse nel dopoguerra, quando occorreva ricostruire l'Italia dalle macerie e insieme edificare una autentica democrazia - sono le parole del capo dello Stato -. È il momento per tutti, a partire dall'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di mettersi alla stanga".

"Vi è coerenza nel disegno del futuro tracciato dalla Ue e l'Italia è orgogliosa di esserne parte trainante. Oggi però ci sono conseguenze pesanti anche nel settore economico, ad esempio con l'inflazione. E' una sfida che riguarda tutto il nostro sistema. Sappiamo che partecipazione e unità sono essenziali per la coesione, non vi può essere divaricazione tra economia e società. Bisogna assicurare il progresso a tutto il Paese. Partecipazione e unità che ci indica la Costituzione per lo svolgimento di attività di interesse generale", ha aggiunto il Presidente della Repubblica.



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