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Armani, ricavi in aumento. Previsto rallentamento USA compensato da Cina

Economia
Armani, ricavi in aumento. Previsto rallentamento USA compensato da Cina
(Teleborsa) - Armani ha chiuso il 2022 con ricavi aumentati del 16,5% a 2,35 miliardi di euro, rispetto ai 2,02 miliardi di euro del 2021. I ricavi del marchio comprese le licenze hanno superato i 4,5 miliardi, mentre le vendite retail totali sono stimate in 6,5 miliardi. L'EBITDA è salito del 25% a 289 milioni e l'EBIT si è portato a 202,5 milioni (+30%).

Con la ripresa progressiva del turismo e l'allentamento delle restrizioni per il COVID-19, le vendite sono aumentate del 24% in Europa e del 19,5% in America. L'Asia, d'altra parte, ha risentito ancora degli estesi lockdown in Cina, tolti solo all'inizio del 2023, e ha registrato un calo del 6,3%.

"In un contesto sempre più difficile e competitivo, sono orgoglioso di essere riuscito a mantenere la mia indipendenza e la stabilità del gruppo, anche grazie al lavoro e all'impegno dei miei collaboratori e dei miei dipendenti", ha commentato nella nota sui conti Giorgio Armani, presidente e AD del gruppo.

Le tendenze del primo trimestre per il 2023 mostrano ricavi netti in aumento del 18% su base annua rispetto allo stesso periodo del 2022, confermando la crescita equilibrata tra i canali e l'aumento della redditività operativa.

Nel primo trimestre gli andamenti geografici hanno mostrato scostamenti significativi rispetto al 2022, diventando più equilibrati. L'Asia è in ripresa, registrando una crescita del 14%, mentre le vendite in Europa sono aumentate del 22%. I ricavi in America sono aumentati del 10% e il previsto rallentamento nella regione nei prossimi mesi sarà "si spera compensato dal trend positivo in Asia".
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