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Eurozona, indici PMI: economia chiude terzo trimestre con nuova contrazione

Economia, Macroeconomia
Eurozona, indici PMI: economia chiude terzo trimestre con nuova contrazione
(Teleborsa) - L'economia dell'eurozona ha concluso il terzo trimestre 2023 con una nuova contrazione dell'attività, come mostrano i dati dell'ultima indagine HCOB PMI redatti da S&P Global, con i volumi di produzione sia del settore manifatturiero che del terziario che continuano ad indicare un deterioramento delle condizioni della domanda.

Di fatto, i nuovi ordini sono diminuiti al tasso più rapido in quasi tre anni, rispecchiando il calo accelerato dei nuovi ordini ricevuti dalle aziende terziarie. Per sostenere l'attività, le imprese hanno fatto soprattutto affidamento sulle commesse inevase, con i dati di settembre che hanno mostrato la più elevata riduzione di ordini in giacenza da metà 2020.

L'Indice HCOB PMI della Produzione Composita dell'Eurozona di settembre, ha registrato per il quarto mese consecutivo un valore inferiore a 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. Posizionatosi su 47,2 punti, e in lieve rialzo dai 46,7 punti di agosto, è risultato migliore delle attese degli analisti a 47,1 punti.

L'Indice HCOB PMI dell'Attività Terziaria dell'Eurozona di settembre si è posizionato per il secondo mese consecutivo al di sotto della soglia critica di 50 punti. L'indice si è posizionato su 48,7 punti, valore in rialzo rispetto a 47,9 punti di agosto e sopra i 48,7 punti attesi dal mercato.

L'Italia invece vede il PMI dei servizi migliorare a 49,9 punti, dai 49,8 del mese precedente e sotto le attese (50 punti), mentre l'indice composito migliora a 49,2 punti da 48,2.

"Con il ravvivarsi dell'Indice HCOB PMI dell'Eurozona relativo al terziario di settembre, si potrebbe essere tentati di intravedere segnali di ripresa all'orizzonte, ma questa visione è ancora prematura. Prima di tutto, l'indice è ancora in zona contrazione - ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank - Dando solo un'occhiata veloce alla Germania e alla Spagna, dove l'indice si è posizionato al di sopra di 50, ciò è avvenuto solo su un piano marginale, indicando piuttosto uno stallo in queste regioni dell'eurozona. Poi c'è la Francia, la seconda economia principale dell'eurozona, dove l'attività economica non sta solo diminuendo, ma sprofondando, segnalando una recessione economica più forte".
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