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La prima forma di mecenatismo digitale in Italia: l’esperienza di Var Digital Art

L’imprenditoria scende al fianco della nuova frontiera dell’arte, in una forma virtuosa di mecenatismo culturale

Cultura, Economia
La prima forma di mecenatismo digitale in Italia: l’esperienza di Var Digital Art
(Teleborsa) - Da secoli si parla di mecenatismo culturale e artistico quando si osserva la tendenza a favorire le arti e l’espressione culturale di chi le pratica da parte di qualcuno che ha la capacità di proteggerle e di creare terreno fertile per il loro sviluppo. Oggi questo concetto si traduce in un sostegno finanziario, nella creazione di spazi, nell’organizzazione di iniziative e riconoscimenti per far espandere l’arte sul territorio. Si tratta di un processo che immancabilmente si lega con l’aspetto economico della società, che ha bisogno di essere alimentato, ma che produce i presupposti per la costruzione della società stessa, creando opportunità e cultura.


Man mano che assistiamo all’evolversi dell’arte allora, osserviamo anche all’evolversi del mecenatismo a lei connessa, con iniziative, progetti e sostegni economici. Forse, in una prima fase, la nascita dell’arte digitale registrava proprio questa mancanza, l’assenza di un legame forte all’interno del settore, di qualcuno che credesse in prima persona al cambiamento. Eppure oggi l’arte digitale è innegabilmente l’ultima frontiera dell’arte, la naturale evoluzione dell’espressione umana del XXI secolo.

New media art, arte virtuale, arte interattiva, spazi immersivi, sono tutti concetti che definiscono una parte del mondo dell’arte digitale, sconfinato tanto quanto il digital stesso, all’interno del quale è ancora oggi difficile orientarsi. Esplorare questo mondo è l’obiettivo di Var Group, un’azienda che si occupa di digital transformation per accompagnare le imprese nel processo di digitalizzazione. Var Group attraverso Var Digital Art, la prima forma italiana di mecenatismo digitale, vuole creare una sinergia tra il mondo dell’impresa e quello dell’arte, a sostegno di questa nuova e a tratti indefinibile evoluzione digitale.

Non a caso Alessandro Tiezzi, Head di Var Digital Art, si esprime in merito in questo modo: "Impresa e arte è un connubio perfetto quando sono messe a disposizione in modo aperto e creativo le rispettive esperienze, competenze e idee. Allora si può creare veramente una sinergia che porta a vedere mondi nuovi e sconfinati".


Se il sostegno finanziario è il primo passo di questa forma di mecenatismo digitale, quello successivo è la creazione di spazi per far sì che questo fenomeno artistico ed economico prenda piede a livello sociale. Per questo motivo nasce anche il VDA Award, il primo riconoscimento italiano per l’arte digitale, che ha già visto negli scorsi mesi una selezione delle dodici opere digitali più interessanti nel nostro paese e che è giunto alle sue fasi conclusive. Sono quattro i finalisti del VDA Award, tra cui solamente uno potrà essere nominato vincitore del primo premio italiano nell’ambito dell’arte digitale nella storia. Var Digital Art, ancor prima dell’assegnazione del premio, ha già raggiunto il suo obiettivo: un investimento sul mondo dell’arte digitale che apra nuovi spazi, con la possibilità di creare network, avvicinando le persone alla nuova e inesplorata evoluzione dell’arte, che a sua volta restituisce all’impresa le sue competenze e la sua creatività.
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