(Teleborsa) - Prossimo alla sua prima rappresentazione
“Kalós – Callas: collage”, spettacolo dedicato alla divina
Maria Callas. Il 2 dicembre 2023, infatti, si celebrano i
100 anni dalla nascita del celebre soprano: una figura iconica del Novecento italiano, rivoluzionaria sotto molti punti di vista, dal canto alla moda, passando per il ruolo delle donne nella nostra società.
In occasione del centenario dalla sua nascita, il
Ministero della Cultura ha contribuito alla realizzazione di
numerosi eventi per riscoprire questo personaggio, sostenendo l’organizzazione di convegni, spettacoli e eventi. Fra questi anche il progetto
'Callas Cantata', ciclo di eventi curato da
Luca Aversano e Jacopo Pellegrini e promosso dalla
Fondazione Roma Tre Teatro Palladium in collaborazione con i corsi di laurea Dams dell'Università Roma Tre e dell'Università di Teramo, e realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo (progetti speciali Musica 2023) e con il supporto del Municipio VIII di Roma Capitale.
"Il progetto Callas Cantata - spiega
Luca Aversano, presidente della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium - nasce per celebrare il centenario della nascita del celebre soprano, in linea con l’attenzione che l’Università di Roma Tre e il Teatro Palladium da anni dedicano a questo importante personaggio della storia dell’opera lirica e della cultura del Novecento tout court che è Maria Callas".
L’evento è composto da un
ciclo di seminari e dalla rappresentazione dell’
opera Kalós-Callas: collage del 3 dicembre alle ore 20:00, appositamente commissionata ai compositori
Bruno Moretti e Franco Piersanti e al poeta
Valerio Magrelli, autore del testo ispirato alla biografia della cantante, ed eseguita dalla voce registrata di
Elisabetta Piccolomini accompagnata da Roma Tre Orchestra, dal soprano
Francesca Lombardi Mazzulli e dal baritono
Alessio Perna.
Jacopo Pellegrini, curatore del progetto, parla dei motivi che hanno portato alla nascita di uno spettacolo musicale in onore di Maria Callas: "Abbiamo pensato di prendere Maria Callas come esempio per rivendicare l’importanza del canto nel mondo contemporaneo. È difficile cantare liberamente, dare libero sfogo ai sentimenti con il canto dopo la fine della lirica come genere popolare. Il canto in forma parcellizzata e ridotta si è rifugiato nella canzone, ma il canto d’arte oggi è diventato una citazione culturale, quasi sparito nella musica contemporanea".
L’università di Roma Tre è d’altronde molto vicina al ricordo di Maria Callas da anni. Luca Aversano e Jacopo Pellegrini hanno organizzato nel 2007 un convegno internazionale, da cui prende le mosse il volume
“Mille e una Callas” che racconta la parabola spettacolare di un’artista che conobbe un’ascesa rapida, non priva di riconoscimenti, fino a una malinconica discesa verso una morte avvolta nel mistero. Un volume che vedrà una
terza ristampa entro l’anno per continuare a celebrare un personaggio importante del passato e che, grazie alla sua memoria, può contribuire ad avere ancora un impatto sulla società di oggi. Lo stesso motivo per il quale il Ministero della Cultura continua a credere in progetti che riscoprono e valorizzano il patrimonio culturale che porta con sé Maria Callas.