(Teleborsa) -
Il Tevere è il fulcro dell’identità storica della Città eterna, protagonista di antichissime leggende sulla nascita di Roma e di tutta la sua grandezza, nonché terzo fiume più lungo d’Italia. In passato, questa vera e propria
infrastruttura verde e blu che serpeggia, attraversa e divide la città in due in termini geografici ma anche ambientali, sociali e amministrativi, è stata abbandonata a se stessa,
portata al degrado, umiliata e dimenticata, tuttavia negli ultimi anni il Tevere, con tutte le sue potenzialità di aggregatore cittadino, è tornato al centro dei dibattiti socio-politici in quanto rappresenta il
più importante ecosistema della Capitale.
Nel luglio 2023 il Campidoglio ha approvato il piano regolatore da
45 milioni di euro per il rilancio dell’antico Albula: "Il Tevere – si riporta nella delibera – costituisce uno
dei principali assi di sviluppo della città del futuro, sia in termini di ecosistemi e sostenibilità ambientale, sia in termini di riqualificazione del territorio e di
valorizzazione per il turismo e per il tempo libero. Per questo, già lo scorso maggio, la giunta aveva scritto gli indirizzi per un piano strategico operativo, che avesse varie finalità:
rideterminare il rapporto tra Roma e i suoi fiumi; restituire alla fruizione pubblica ampie aree a ridosso del Tevere, sistemare banchine e muraglioni,
riqualificare gli argini, rifunzionalizzare i percorsi ciclabili ed i parchi d’affaccio".
Da marzo 2024, in vista del
Giubileo 2025, sono infatti iniziati i lavori per
7,3 milioni di investimenti per valorizzare l’asse urbano del fiume
da Ponte Milvio ad Ostia con 5 parchi affaccio.
Gli interventi restituiranno un’area fondamentale per l’identità specifica di Roma e dei suoi cittadini e garantiranno che il fiume sia finalmente e
pienamente fruibile in tutta sicurezza.
Della
centralità del ruolo che svolge il Tevere sono ben consapevoli i membri dell’
Associazione Tevereterno che operano per riqualificare l’area fluviale in
ottica green, inclusiva e artistica sin dal 2004.
Nello specifico, Tevereterno, impegnata nel
promuovere lo spazio tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini come una
piazza dedicata all’arte contemporanea e luogo pubblico aperto alla cittadinanza, si fa promotrice – insieme all’architetto e imprenditrice
Flaminia Bonifaci (Fontana più Stella) – di una iniziativa dal
forte impatto visivo, creativo ed emotivo.
L’11 maggio prossimo avrà luogo
"Piazza Tevere a filo d’acqua", proprio a Piazza Tevere, dal lato di Trastevere, sotto ponte Sisto, dove verrà proiettato il video “Tevere Expo" dell’artista Iginio de Luca a seguito di talk sul tema dell’acqua e della sua crucialità in termini ambientali nella transizione ecologica.
I muraglioni lungo gli argini di Ponte Sisto diventano grande schermo con le installazioni artistiche di De Luca e le immagini del Tevere affisse nel contesto urbano,
esondano metaforicamente in strada, salgono nello spazio pubblico come forma di denuncia poetica, facendo da specchio etico, pretesto simbolico ed estetico a valenza universale.
Il progetto “Piazza Tevere a Filo d’acqua”, con la proiezione del video di Iginio De Luca e gli incontri di riflessione previsti (con gli interventi di critici d’arte,
Adriano Labucci, Assessore alla Transizione Ecologica, I Municipio Comune di Roma, e
Giulia Ghia, Assessore alla Cultura del Municipio I), vuole dimostrare che una
piazza sull’acqua del Tevere è un obiettivo concretamente perseguibile e gli ingenti lavori di
rigenerazione urbana previsti lungo gli argini confermano che l’acqua – da sempre
simbolo forte di rinascita – può essere l’ancora di salvezza di una nuova
Città eterna che riporta al centro della sua Storia proprio il fiume che l’ha resa grande.