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Piano casa, CdM approva decreto. Salvini: "non è condono su esterno"

Economia
Piano casa, CdM approva decreto. Salvini: "non è condono su esterno"
(Teleborsa) - Via libera in Consiglio dei ministri al decreto in materia di semplificazione edilizia e urbanistica, il cosiddetto "Piano Casa"

"Molto soddisfatto, è un intervento che una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale entrerà in milioni di case italiane in maniera risolutiva". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri. "Penso che anche in conversione ci saranno ulteriori semplificazioni in misura di cittadino. Una buona giornata non solo per proprietari ma anche per gli inquilini", ha aggiunto Salvini dicendosi fiducioso che possa essere pubblicato lunedì in GU.



Il piano casa riguarda "tutto quello che c'è all'interno delle abitazioni" e "non è un condono sull'esterno" quindi non riguarda "la villa abusiva con piscina e con tre piani costruiti senza autorizzazione", ha chiarito Salvini nel corso della conferenza stampa.


Intanto, è arrivata anche la nota del MIT. "Approvato dal CdM il decreto Salva Casa, fortemente voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. L'obiettivo è 'liberare' gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l'accesso a mutui, sovvenzioni e contributi", si legge in una nota dopo l'approvazione del decreto in Consiglio dei ministri.

"Il decreto - spiega il ministero - interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. In particolare: su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell'immobile; sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell'epoca in assenza di formale autorizzazione; sulle parziali difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione dell'intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cosiddetta 'doppia conformità'. Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti: è introdotto il regime di silenzio-assenso, principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l'Amministrazione non risponde nei tempi previsti l'istanza del cittadino è accettata. Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera".

"La norma - prosegue il Mit - mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche. Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all'aumento di valore dell'immobile e potranno essere utilizzate, tra l'altro, nella misura di un terzo, per progetti di recupero e rigenerazione urbana". "Nel testo, come già annunciato lo scorso 17 maggio - conclude la nota -, non c'è la cosiddetta norma Salva-Milano per alcune ristrutturazioni edilizie del capoluogo lombardo su cui si è acceso l'interesse della Procura. L'idea di Salvini, già condivisa con il sindaco Giuseppe Sala, è di intervenire in fase di conversione del testo".
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