(Teleborsa) -
Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB,
prevede di chiudere il bilancio 2024 con un utile netto verso i 600 milioni di euro, posizionandosi nella fascia più alta del target rivisto a novembre 2024 di 550-600 milioni di euro.
La
raccolta netta totale del 2024 ammonta a 18,3 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto alle migliori reti quotate italiane, superando ampiamente l'obiettivo annuale di 14 miliardi di euro fissato nell'ultima revisione a luglio scorso. La raccolta netta gestita è pari a quasi 7 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi realizzati in prodotti di private markets consolidando così la leadership italiana nel segmento grazie ad asset under management pari a 6,4 miliardi e ad un'offerta di oltre 70 prodotti.
Il
totale delle masse si attesta a 108 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (+ 26% rispetto fine 2023), di cui il 48,4% fa riferimento al business estero rinsaldando la natura multinazionale del Gruppo.
La diversificazione geografica del Gruppo Azimut, presente in 18 paesi del mondo, si arricchirà con l'
ingresso in due nuovi paesi, rispettivamente in Africa e in Asia. Grazie all'operazione prevista nelle prossime settimane in Africa, Azimut rafforzerà la propria presenza nel continente africano dopo l'ingresso nel 2019 in Egitto, paese nel quale conta oggi più di 300 mila clienti. Azimut è oggi il primo asset manager globale nell'area MENA e Turchia con team di investimento basati a Dubai, Abu Dhabi, Istanbul e Cairo, con masse totali pari a 5,8 miliardi di euro e opera con l'obiettivo di intercettare il crescente interesse per questi mercati da parte di investitori globali.
Prosegue il processo di creazione di una nuova wealth fintech bank (TNB project) dotata di una Rete di consulenti finanziari tramite spin off della metà della Rete Azimut in Italia, annunciato a fine marzo 2024 e iniziato operativamente a maggio scorso, che - come
comunicato il 18 dicembre 2024 - è entrato in una fase di esclusiva con FSI con un valore dell'operazione per Azimut Holding che a tendere è previsto compreso nella forchetta (al netto delle imposte) indicata all'annuncio dell'operazione.
Il Gruppo fissa gli
obiettivi per il 2025 stimando, in condizioni di mercato normali, una raccolta netta totale di 10 miliardi di euro e un utile netto di almeno 400 milioni di euro, tenendo conto dei costi per la realizzazione di TNB come banca, fino a 1.250 milioni nell'anno a seconda della possibilità di ottenere nel 2025 l'autorizzazione a operare come banca da parte di TNB con relativa finalizzazione dell'accordo con FSI. Infine, nell'anno 2025 verrà presentato il nuovo piano industriale a 5 anni.
"Azimut vanta una solida performance negli ultimi 5 anni, durante i quali i target di utile netto sono stati regolarmente centrati o ampiamente superati, a testimonianza della resilienza e della solidità finanziaria del nostro Gruppo - ha detto
Alessandro Zambotti, CEO e CFO del Gruppo - Questo risultato è frutto di una gestione attenta e disciplinata che ci ha consentito, tra l'altro, di ripagare interamente il prestito obbligazionario da 500 milioni di euro entro la scadenza, di azzerare il debito, e di intraprendere significativi investimenti in operazioni di M&A strategiche. Inoltre, il Gruppo ha continuato a creare valore per i propri azionisti, distribuendo dividendi attrattivi e costanti nel tempo".