(Teleborsa) -
Al termine di lunghe e complesse trattative, nella giornata di ieri è stata siglata l’intesa per u
n cessate il fuoco a Gaza, come ha confermato alle 18, ora italiana, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump: "C'è l'accordo"
La tregua a Gaza può iniziare, gli ostaggi vivi possono continuare a vivere, i morti saranno seppelliti nel loro Paese. Ora toccherà ai negoziatori mettere a punto alcuni dettagli che i specialmente nella seconda fase del piano, ma il più è stato fatto: Usa, Qatar, Egitto hanno lavorato sodo.
Fortissime le pressioni su Hamas, in particolare promosse dagli americani, (vi ha preso parte a distanza pure Ankara), ma non sono mancate quelle dell'inviato di Trump, Steve Witkoff pure su Bibi. O adesso o 'l'inferno' minacciato dal presidente eletto americano poteva seriamente essere preso in considerazione, tanto nella Striscia quanto a Gerusalemme. Il cessate il fuoco a Gaza entrerà in vigore immediatamente, ha detto la Casa Bianca. Da Doha il primo ministro Mohammed Al Thani, confermando che l'intesa era stata siglata, ha annunciato che inizierà domenica. Anche i rapiti dovrebbero cominciare a uscire dai tunnel di Gaza nello stesso giorno.
"Accolgo con grande favore l'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi a Gaza. Gli ostaggi saranno riuniti ai loro cari e gli aiuti umanitari potranno raggiungere i civili a Gaza. Ciò porta speranza a un'intera regione, dove le persone hanno sopportato immense sofferenze per troppo tempo. Entrambe le parti devono attuare pienamente questo accordo, come trampolino di lancio verso una stabilità duratura nella regione e una risoluzione diplomatica del conflitto". così la Presidente della Commissione Ue,
Ursula von der Leyen.
"Mi pare un'ottima notizia, mi pare un passo importante verso la pace, bisogna consolidare questo cessate il fuoco, andare avanti con le successive tappe, questo risultato si aggiunge al cessate il fuoco in Libano, al cambio di passo che c'è stato anche con l'elezione del presidente Aoun, con, mi auguro, i primi segnali positivi della nuova amministrazione siriana. Questo significa che in Medioriente si può lentamente costruire la pace". Così il ministro degli Esteri,
Antonio Tajani, commenta il raggiungimento dell'intesa su Gaza a margine di un evento.