(Teleborsa) - Tra le condizioni di contesto che hanno facilitato il
diffondersi di fenomeni di gamification negli investimenti c'è il
diffuso ricorso a nuove piattaforme di trading online (i cosiddetti neobroker). All'estrema facilità con cui è possibile inviare ordini di negoziazione anche tramite telefono cellulare si è aggiunto l'abbattimento dei costi per gli utenti. In alcuni casi di grande rilevanza, le commissioni relative a questi servizi sono state ridotte a zero, con ciò facilitando ulteriormente l'accesso diretto ai mercati da parte degli investitori, con i benefici e i rischi connessi tali dinamiche. Lo spiega la CONSOB nel suo ultimo Quaderno Giuridico sulla "Gamification degli investimenti finanziari".
Talora, l'assenza di commissioni di negoziazione è stata resa possibile da politiche di remunerazione basate sulla percezione, da parte dell'intermediario, di un compenso per l'instradamento degli ordini in favore di soggetti terzi, generalmente operanti come negoziatori per conto proprio (cosiddetto
payment for order flow, o PFOF). Viene ricordato che la pratica del PFOF è nata negli Stati Uniti, ideata e attuata per la prima volta agli inizi degli anni '90 del secolo scorso da un finanziere che sarebbe, meno di vent'anni dopo, divenuto tristemente famoso per altri motivi: Bernie Madof.
A diffondere tale pratica hanno contribuito, ricostruisce la CONSOB, i neobroker, in virtù della loro
capacità di ridurre i costi (quantomeno diretti) dei servizi di ricezione e trasmissione o di esecuzione di ordini, a sua volta spesso facilitata dall'offerta di un ventaglio di servizi tendenzialmente più ristretto rispetto a quello dei concorrenti tradizionali, con conseguente riduzione dei costi di gestione. In particolare, "le potenziali sedi di esecuzione individuate nella cosiddetta execution policy si presentano sovente in numero minore rispetto alla concorrenza, con ciò che ne deriva in termini di
riduzione delle opportunità di individuazione delle migliori condizioni di prezzo ma, al contempo, anche di costi di ricerca della migliore sede", si legge nello studio.
Benché non tutti i neobroker facciano uso del PFOF nella stessa misura, la piattaforma che ha registrato la maggior crescita nelle quote di mercato è la celebre
Robinhood. Nel variegato il panorama europeo, che presenta una concentrazione di neobroker soprattutto nei paesi del nord del continente, l'attenzione della CONSOB si è rivolta al modello di
Trade Republic, neobroker basato in Germania.
Trade Republic viene descritta come una banca tedesca che si caratterizza per "l'
ampio ricorso al PFOF". Come indicato nelle condizioni generali di contratto, Trade Republic può ricevere commissioni - la cui entità massima è specificata nel contratto - dagli operatori delle sedi di esecuzione per effettuare ordini presso tali sedi. Le medesime condizioni generali puntualizzano che "tali commissioni consentono a Trade Republic di fornire ai clienti servizi altamente tecnologici a basso costo", in linea con le caratteristiche più tipiche dei neobroker.
L'
elemento forse più caratterizzante della strategia imprenditoriale di Trade Republic è, tuttavia, quello della
selezione della sede di esecuzione degli ordini, sostiene CONSOB. La sede di gran lunga più utilizzata da Trade Republic per l'esecuzione degli ordini è individuata, in particolare, nel LS Exchange, un segmento di mercato attivo presso la
Borsa di Amburgo e avente quale gestore Lang & Schwarz AG. In base al regolamento di mercato del LS Exchange, la microstruttura dello stesso si basa essenzialmente su un sistema di richiesta di quotazioni. I market maker attivi presso LS Exchange si impegnano a coprire almeno il 95% dei volumi oggetto di richiesta a condizioni di prezzo definite mediante rinvio agli spread presenti, in ogni tempo, sullo Xetra (il mercato principale della Borsa di Francoforte), con possibilità di accettazione dell'offerta formulata in esito all'invito a offrire entro dieci secondi. Il principale market maker attivo presso LS Exchange è, peraltro, Lang & Schwarz TradeCenter AG & Co KG, società controllata dalla stessa Lang & Schwarz AG. Si tratta di una struttura, tipica del mercato tedesco, nella quale un segmento di mercato vede attivo un solo negoziatore per conto proprio (operante come market maker) il quale diviene controparte di tutte le operazioni concluse presso la sede: si tratta, in sostanza, di una operatività analoga a quella di un internalizzatore sistematico che, tuttavia, soggiace alle regole - che assicurano maggiore trasparenza agli ordini di negoziazione - dei sistemi multilaterali.
Trade Republic, dopo la pubblicazione di questo articolo, ha fatto sapere a Teleborsa che
non fa più ricorso al PFOF in Italia da inizio 2024. In merito all'utilizzo della piattaforma da parte dei clienti, ha fatto notare che sulla piattaforma c'è più di un piano di accumulo attivo per cliente, sottolineando il suo ruolo di piattaforma di risparmio e accumulo e non di trading.
Il rapporto di CONSOB evidenzia anche una significativa differenza, quanto al relativo modello imprenditoriale, tra i neobroker statunitensi e quelli europei. Nei primi, infatti, ha un ruolo centrale la trattazione di
titoli azionari - tra cui anche le cosiddette meme stock, come il caso GameStop indica - e delle opzioni, ciò che rende per molti aspetti più rischiosa l'attività di negoziazione. Nel caso dei neobroker europei, invece, sembrano avere maggiore spazio strumenti finanziari caratterizzati da orizzonti di investimento di più lungo termine, tra cui in particolare gli
ETF.
Nonostante il PFOF sia probabilmente l'elemento più discusso tra quelli che caratterizzano il modello commerciale delle nuove piattaforme di trading, lo studio sottolinea come
non tutti i neobroker vi facciano ricorso con la medesima sistematicità né, tantomeno, che tutti i neobroker impieghino tale tecnica di remunerazione. Tra le altre fonti di reddito a cui questi operatori si affidano rientrano la percezione di interessi sui finanziamenti legati alla dazione di margini di garanzia ovvero l'offerta diretta di servizi senza il coinvolgimento di terze parti, tra cui l'internalizzazione dell'esecuzione degli ordini, laddove possibile, o il collocamento di strumenti finanziari di propria emissione.