Facebook Pixel
Milano 25-apr
0 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 +0,48%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

La longue durée

Tendenze e controtendenze secolari


Dicevamo sopra che il virus non si limita a creare dei controtrend e va anzi a rafforzare alcuni trend secolari. La tecnologia esce vincitrice dalla pandemia e dal mondo di individui solitari che si profila nelle nostre case e nei nostri uffici. Non deve stupire che il Nasdaq sia oggi sopra i livelli di inizio anno.

E la tecnologia va intesa in senso lato. Non c'è solo la televisione a pagamento del nostro bozzolo domestico. Ci sono, su scala ben più ampia e minacciosa, le spese per la difesa dall'esterno e quelle per la sorveglianza interna, oggi con fini sanitari e domani chissà. La difesa era già un settore in espansione in tutto il mondo prima della crisi e le tensioni tra Stati Uniti e Cina, oggi, sembrano continuare a crescere. I governi aumenteranno le spese per la cybersecurity e finanzieranno l'industria aerospaziale militare anche per mitigare l'effetto della crisi dell'aviazione civile. Quanto alla sorveglianza interna, qualcuno l'anno scorso era andato a vedere come mai il Pil dello Xinjiang, la regione turchesca e islamica della Cina, crescesse a ritmi superiori a quelli del resto del paese. Bene, tutta la crescita del Pil era dovuta a investimenti nella sorveglianza, nel riconoscimento facciale, nei droni e nelle infinite telecamere disseminate nella regione. Noi non arriveremo mai a quei livelli, ma anche una piccola frazione spesa in braccialetti elettronici da lockdown o app di monitoraggio finirà nel grande mare in espansione della tecnologia.

Per concludere con una nota più leggera, il virus pare invece mettere in discussione il lavoro da casa. Sembrava un trend secolare, umanista e molto futurista, perfettamente inserito nel megatrend dell'abbandono definitivo del fordismo, il modello di produzione tayloristico combinato con l'automazione che Henry Ford lanciò nel 1913 con la prima catena di montaggio. Nicholas Bloom, economista di Stanford, si era fatto un nome individuando nel lavoro da casa un trend secolare destinato ad aumentare la soddisfazione dei lavoratori e la loro produttività. Oggi Bloom sostiene però che l'esperimento Covid, aggiungendo al quadro futurista i bambini che urlano e a cui va pure insegnato qualcosa visto che non vanno più a scuola, toglie fascino e produttività al lavoro da casa, come già si stava intuendo da esperimenti precedenti l'epidemia.

Chi investe, nell'ambito delle verifiche di portafoglio da compiere in questa fase, potrà dividere gli investimenti in quattro aree. Nella prima metterà il trend secolare della tecnologia, che esce confermato ed è da rafforzare. Nella seconda i controtrend potenzialmente e tatticamente positivi, come l'auto e il petrolio, in cui mantenere un presidio molto limitato e di carattere speculativo purché si tratti di società patrimonialmente forti. Nel terzo i titoli della green economy temporaneamente frenati da Covid ma da mantenere strategicamente. Nel quarto i perdenti, da liquidare o da considerare più avanti quando la selezione naturale li avrà sfoltiti e fatti scendere ulteriormente di prezzo.

Tatticamente, molti nel mercato attendevano, nei giorni scorsi, se non un test dei minimi azionari, un consolidamento significativo del forte recupero di aprile. In realtà è comprensibile che il consolidamento sia al momento quasi impercettibile. Mancano pochi giorni alla fine del lockdown generalizzato e i mercati, sentendo aria di ripresa, sono riluttanti ad aprire fronti di ribasso. Il momento, per chi vorrà vendere, arriverà eventualmente a fine maggio. Lì si vedrà se il ritorno graduale alla normalità sarà stato prematuro e funestato dalla ripresa dell'epidemia o se sarà stato davvero l'inizio della fine dell'incubo.
Condividi
"
Altri Top Mind
```