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Mercato: XETRA
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Ultimo aggiornamento: 04/12/2025Dati differiti di 15 minuti.
Ribasso per il principale produttore di chip, che flette in maniera scomposta, archiviando la sessione con una perdita del 6,45%. L'apertura è stata in linea con la chiusura della sessione precedente, con caduta dei prezzi nel corso della giornata e chiusura più debole a ridosso dei minimi. Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del DAX. Al momento, quindi, l'appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Intel rispetto all'indice di riferimento.
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte dal colosso dei semiconduttori restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 37,02. Il supporto più immediato è stimato a 33,69. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 32,28, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.
La volatilità giornaliera di Intel è molto elevata, indicativa di di una maggiore rischiosità, mentre i volumi giornalieri rimangono sotto controllo, mostrando per diverse sedute una diminuzione rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese. Il titolo in esame mostra un appeal speculativo e si adatta particolarmente a quegli operatori disposti ad accettare un rischio di perdita più elevato, ma allo stesso tempo anche di guadagni più sostanziosi, con un'operatività veloce orientata al brevissimo periodo.