Intel

Piccolo passo in avanti per il principale produttore di chip, che porta a casa un timido +1,49%. L'andamento di Intel nella settimana, rispetto al Nasdaq 100, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Lo status tecnico di medio periodo del colosso dei semiconduttori ribadisce la trendline negativa. Tuttavia, analizzando il grafico a breve termine, si evidenzia un andamento meno intenso della linea ribassista che potrebbe favorire uno sviluppo positivo della curva verso l'area di resistenza individuata a quota 37,54. Eventuali spunti rialzisti supportano l'obiettivo del top a 39, mentre il primo supporto è stimato a 36,08.

La rischiosità del titolo resta ancora elevata, in quanto la volatilità giornaliera si posiziona a 3,935, mentre i volumi giornalieri dell'ultima seduta sono pari a 156.402.960, ben al di sopra della media mobile dei volumi ad un mese fissata a 82.869.808. Questa situazione mostra una forte incertezza degli investitori sul titolo, che potrebbe causare repentini cambi di tendenza, visto che Intel è sottoposto ad un notevole stress tecnico per il contrapporsi continuo della forza maggiore dei ribassisti sui rialzisti e viceversa.