Orsted

Chiusura in rosso per Orsted, che termina la seduta segnando un calo del 2,21%. I primi movimenti sono stati deboli per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 18 Euro, sotto il valore inferiore di ieri, per poi perdere forza nell'arco della riunione e cadere al termine delle contrattazioni vicino al minimo di 17,7. Lo scenario su base settimanale di Orsted rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal DAX. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Orsted restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 18,23. Il supporto più immediato è stimato a 17,44. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 17,17, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

La rischiosità di Orsted risulta essere piuttosto elevata a conferma dell'elevato scostamento esistente tra i prezzi nell'ultimo periodo. L'investimento appare dunque appropriato a coloro che, consapevoli del rischio di ingenti perdite, propendono per elevati guadagni. I volumi giornalieri risultano sotto tono a 8.867, inferiori dunque alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 18.475.