Rogers

Andamento annoiato per Rogers, che chiude la sessione in ribasso dello 0,76%. La partenza è stata difficile per il titolo che è partito a 87,45 USD sopra il livello più basso della giornata precedente andando poi progressivamente a peggiorare nel corso degli scambi, per concludere in apnea a 87,2 verso i minimi di giornata. Il confronto del titolo con l'S&P-500, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Rogers rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Le implicazioni di breve periodo di Rogers sottolineano l'evoluzione della fase positiva al test dell'area di resistenza a 88,78. Possibile una discesa fino al bottom 84,72. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target a 92,84.

La rischiosità di Rogers risulta essere piuttosto elevata a conferma dell'elevato scostamento esistente tra i prezzi nell'ultimo periodo. L'investimento appare dunque appropriato a coloro che, consapevoli del rischio di ingenti perdite, propendono per elevati guadagni. I volumi giornalieri risultano sotto tono a 75.091, inferiori dunque alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 163.194.