Shell

La giornata del 24 dicembre chiude piatta per il distributore di petrolio e gas naturale, che riporta un esiguo -0,13%. I primi passi sono stati all'insegna della neutralità per il titolo, che si è poi mosso lateralmente per tutta la sessione, prima di chiudere in discendendo a 26,99, sull'estremità più bassa della riunione. A livello comparativo su base settimanale, il trend di Shell evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE 100. Ciò dimostra la maggiore propensione all'acquisto da parte degli investitori verso Shell rispetto all'indice.

Lo scenario di medio periodo è sempre connotato negativamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche miglioramento, per la tenuta dell'area di supporto individuata a quota 26,72. Il movimento positivo di breve è indicativo di una potenziale inversione del trend ribassista, con possibili tentativi di aggressione dei prezzi verso l'importante area di resistenza stimata a quota 27,15. E' concreta quindi la possibilità di una continuazione della fase rialzista verso quota 27,58.

La rischiosità del titolo è attualmente sotto controllo, con la volatilità giornaliera che assume un valore pari a 1,254, mentre i volumi giornalieri restano ancora bassi, con i volumi dell'ultima seduta posizionati sotto la media mobile dei volumi ad un mese. L'equilibrato movimento di Shell evidenzia il mancato interesse sul titolo di investitori istituzionali, tale da permettere un maggior controllo sul trend anche se appare ordinato e senza forti scosse.