Union Pacific

Seduta trascurata per la compagnia ferroviaria statunitense, che archivia la giornata con un timido -0,2%. La tendenza ad una settimana di Union Pacific è più fiacca rispetto all'andamento dell'indice di riferimento. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Union Pacific restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 235,9. Il supporto più immediato è stimato a 233,3. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 232,4, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Mani forti non stanno operando su Union Pacific visto che i volumi giornalieri pari a 1.980.657 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 3.204.542. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 1,368, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.