Credem

Frazionale ribasso per l'Istituto di credito, che chiude gli scambi con una perdita dello 0,26%. Nella giornata abbiamo assistito ad un avvio debole ed apertura a 15,22 Euro vicino ai minimi della seduta precedente, con rafforzamento delle quotazioni nel corso della sessione, e chiusura in crescendo a 15,26 in prossimità dei massimi di seduta. Se si confronta l'andamento del titolo con l'indice FTSE MIB, su base settimanale, Credem mantiene forza relativa positiva rispetto all'indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all'indice stesso (performance settimanale +2,42%, rispetto a +1,4% del principale indice della Borsa di Milano).

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da il Credito Emiliano restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 15,34. Il supporto più immediato è stimato a 15,2. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 15,14, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Gli investitori istituzionali non si dimostrano fortemente interessati a Credem visto che i volumi intraday pari a 98.714 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese, mentre il livello di rischio appare contenuto, con la volatilità giornaliera pari a 1,445, indicativa di una direzionalità alquanto stabile del titolo.