ENI

Frazionale ribasso per la società del Cane a sei zampe, che chiude gli scambi con una perdita dello 0,57%. I primi passi sono stati all'insegna della neutralità per il titolo, che ha poi proseguito sempre più fiacco, scivolando sul finale verso il valore inferiore di 15,96. Il confronto del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di ENI rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Il quadro di medio periodo dell'azienda che opera in tutta la filiera dell'energia ribadisce l'andamento negativo della curva. Nel breve periodo, invece, si intravede la possibilità di un timido spunto rialzista che incontra la prima area di resistenza a 16,13. Primo supporto individuato a 15,71. La presenza di eventuali spunti positivi propendono per un movimento verso l'alto con target 16,54.

Mani forti non stanno operando su ENI visto che i volumi giornalieri pari a 5.723.228 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 9.073.379. Il rischio d'investimento risulta piuttosto contenuto alla luce del basso livello della volatilità intraday pari a 1,27, che sta ad indicare un trend alquanto stabile del titolo. Si delinea uno scenario particolarmente indicato per quegli investitori che desiderano ottenere dei profitti anche non troppo elevati, senza però incorrere in un elevato rischio di perdita.