Intel

Chiusura in rosso per il principale produttore di chip, che termina la seduta segnando un calo del 2,38%. L'inizio di giornata è stato buono per il titolo che ha mostrato un primo valore di 32,1 Euro inferiore al prezzo più alto della vigilia, per poi perdere forza nell'arco della riunione e terminare a 30,98 attorno al valore inferiore della seduta. L'andamento di Intel nella settimana, rispetto al FTSE MIB, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Analizzando lo scenario del colosso dei semiconduttori si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 30,2. Prima resistenza a 32,52. Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 29,43.

L'ampio scostamento dei prezzi di Intel dalla media dei valori registrati nell'ultimo periodo, confermata dalla volatilità giornaliera che assume un valore pari a 3,829, è sintomatica di un investimento caratterizzato da un elevato rischio e quindi pensato soprattutto per coloro che desiderano ottenere elevati guadagni a fronte della possibilità di registrare pesanti perdite. In questo contesto si consiglia un'operatività di brevissimo periodo alla luce soprattutto del decremento dei volumi intraday 11.868 rispetto alla media mobile dei volumi dell'ultimo mese fissata a 31.630.