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PIL: Bankitalia rivede al ribasso stima 2024, alza 2025

Nel triennio inflazione crolla sotto 2%

Economia
PIL: Bankitalia rivede al ribasso stima 2024, alza 2025
(Teleborsa) - La Banca d'Italia ha confermato la previsione di crescita e economica sull'insieme di quest'anno allo 0,7%, ma ha rivisto al ribasso la stima sul 2024 allo 0,6% e alzato leggermente quella sul 2025 all'1,1% e pronostica un livello di espansione analogo anche sul 2026.



I nuovi numeri sono stati pubblicati nell'ambito delle proiezioni elaborate in coordinamento con l'Eurosistema delle banche centrali e la BCE, che ieri ha pubblicato le cifre aggiornate per la media dell'area euro. Si basano sui dati congiunturali disponibili fino al 30 novembre, secondo quanto riporta un comunicato. Queste previsioni vengono aggiornate ogni tre mesi e lo scorso settembre Banktalia stimava la crescita 2023 allo 0,7%, quella sul 2024 allo 0,8% e quella sul 2025 all'1%.

"Dopo il leggero aumento nei mesi estivi, le informazioni congiunturali più recenti segnalano che il Pil avrebbe ristagnato nel trimestre in corso - afferma Bankitalia -. Il prodotto tornerebbe a espandersi gradualmente dall'inizio del prossimo anno, sostenuto dalla ripresa del reddito disponibile e della domanda estera". L'istituzione avverte che queste proiezioni "sono circondate da un'incertezza elevata, con rischi per la crescita orientati prevalentemente al ribasso. Il contesto geo-politico rimane uno dei principali fattori di instabilità, da cui possono scaturire nuovi rincari delle materie prime e un deterioramento della fiducia di famiglie, imprese e investitori. Rischi non trascurabili sono anche connessi con l'evoluzione dell'attività economica globale - si legge - che potrebbe risentire in misura maggiore delle difficoltà dell'economia cinese e dell'incertezza legata alle tensioni internazionali". A frenare la crescita potrebbe contribuire anche un eventuale peggioramento, più marcato del previsto, delle condizioni di finanziamento.

Riviste al ribasso le previsioni di inflazione sulla Penisola, che ora fin dal prossimo anno viene stimata a livelli inferiori al valore obiettivo della Bce (2% simmetrico, posto che quest'ultimo è relativo alla media dell'eurozona e non solo all'Italia). Ora per quest'anno viene pronosticato un caro vita al 6%, sul 2024 un drastico calmieramento all'1,9%, sul 2025 1,8% e sul 2026 1,7%. Per l'inflazione di fondo, l'indice al netto di energia e alimentari, Bankitalia prevede 4,5% di crescita sulla media di quest'anno, 2,2% il prossimo, 1,9% del 2025 1,8% del 2026.
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