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Def, Giorgetti: previsioni di crescita al ribasso, nuovo documento a settembre

PIL al +1,2% per il 2024. Torna a crescere il debito.

Economia
Def, Giorgetti: previsioni di crescita al ribasso, nuovo documento a settembre
(Teleborsa) - Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che "previsioni per la crescita economica sono viste al ribasso rispetto alla Nadef" e che "le previsioni macroeconomiche e di crescita sono assai complicate da fare in un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato". Illustrando le stime sul PIL nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Def, Giorgetti ha anche auspicato che la Banca Centrale Europea avvii a breve una diminuzione dei tassi di interesse "in relazione al fatto che l'inflazione, almeno nel nostro Paese, sembra sotto controllo".


Il ministro ha poi spiegato che il Def che il governo ha appena approvato "tiene conto delle nuove regole europee" di cui mancano ancora le "disposizioni attuative". Il quadro programmatico sarà contenuto nel nuovo Piano fiscale strutturale di medio termine la cui scadenza è prevista per il 20 settembre ma "nostro obiettivo è presentarlo anche prima". Quanto alle polemiche sul fatto che sia inusuale che il Def non contenga un quadro programmatico ma solo un quadro tendenziale, Giorgetti ha sottolineato che "è un fatto non nuovo, già verificatosi in quattro precedenti".

Il ministro ha comunque confermato gli obiettivi di privatizzazione annunciati dal governo. "L'operazione di razionalizzazione delle partecipazioni annunciata credo sia un obiettivo ambizioso ma anche realistico e a quello ci atteniamo", ha sottolineato Giorgetti rispondendo ad una domanda sul programma di privatizzazioni da 20 miliardi contenuto nella Nadef. "L'andamento del debito e la sua sostenibilità non dipendono dal programma di alienazione", ha comunque sottolineato.

I numeri. Il PIL del 2024 è stato fissato al +1% (nella Nadef il PIL programmatico per quest'anno era stato posto invece al +1,2%), al +1,2% nel 2025, al +1,1% nel 2026 e al +0,9% nel 2027. Il debito quest'anno dovrebbe arrivare al 137,8% del PIL quest'anno, per poi aumentare al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026, invertendo quindi le previsioni contenute nella Nadef in cui si prevedeva una discesa. Il deficit previsto per il 2024 è al 4,3% del PIL quest'anno, che si ridurrà al 3,7% nel 2025, al 3% nel 2026 e al 2,2% nel 2027 (confermato il dato del 2024 contenuto nella linea programmatica della Nadef, cambia leggermente per gli anni successivi).
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