A questo si è aggiunto anche il
Divorzio tra la Banca d'Italia ed il Tesoro, con cui è venuta meno la convenzione per cui i tassi di interesse erano stabiliti dal Tesoro e la Banca d'Italia comprava tutti i titoli non assorbiti dal mercato: anche il divieto di finanziamento monetario del Tesoro da parte della banca centrale fu sancito più tardi dal Trattato di Maastricht.
In pratica, il deficit annuale del bilancio è servito a partire dal 1992 per pagare la quota degli interessi per la quale non era sufficiente l'avanzo primario: la rendita finanziaria si è ingigantita. L'economia reale è stata penalizzata: la competitività si raggiungeva tagliando i salari, per battere la concorrenza. Un massacro mondiale.
Con la svolta di Jackson Hole si torna al passato: è inutile che i mercati si aspettino una stretta sui tassi o comunque un irrigidimento monetario quando l'inflazione sta per arrivare al 2%. La ripresa dopo la crisi in corso richiede interventi massicci, fiscali e creditizi.
La Fed sosterrà il debito americano ed il sistema bancario senza vincoli astratti:
il 2% di inflazione non è più un vincolo.
Si torna ai tassi reali negativi: la rendita va azzerata a favore delle imprese.
In Europa, va mandato al macero il Fiscal Compact e tutta la paccottiglia di calcoli astrusi che lo accompagnava, dal NAWRU all'Output Gap. Siamo stati costretti per anni a tenere la disoccupazione alta, al livello tale da non avere pressioni sui salari, ed a fare politiche recessive in quanto il PIL reale sarebbe stato superiore a quello potenziale, calcolato in un contesto di prezzi stabili.
Follie pure: abbiamo distrutto un Paese per arricchire la rendita parassitaria sui titoli di Stato.
Il Recovery Fund, il Mes, il Sure, l'OMT sono solo i pendagli della forca a cui vogliono appendere gli Stati, l'Italia per prima, con la scusa di sottrarli all'ira dei mercati.
Svolta a Jackson Hole, dopo 40 anni di monetarismo, una follia che ha distrutto l'America (e l'Italia)Contrordine Banchieri!
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