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A tutto gas, senza gas

Sostituire le forniture russe richiede tempo, investimenti e non azzera i rischi


  • B) QATAR
Si tratta di uno dei Paesi che ha le più grandi riserve di gas al mondo, per via di un immenso giacimento sottomarino sostanzialmente condiviso con l'Iran.
  1. La proiezione del Qatar verso l'Europa, attraverso la realizzazione di un gasdotto che sarebbe passato attraverso la Siria per arrivare in Turchia e da qui alla Bulgaria, è stata fermata dalla guerra civile in Siria, così come si è bloccato per lo stesso motivo anche il gasdotto alimentato dal gas iraniano. E' evidente che vi sono interessi fortissimi che hanno contrastato entrambi i progetti: la Russia, innanzitutto, che infatti ha realizzato il Turkish Stream che attraversa la Turchia per passare in Bulgaria; e sicuramente altri Paesi dell'Oriente mediterraneo, dall'Egitto ad Israele, che preferirebbero vendere il gas dei giacimenti rinvenuti di recente di fronte alle loro coste. A questo si aggiunge la ostilità statunitense nei confronti dell'Iran, soggetto a pesanti sanzioni per via della attività di arricchimento dell'uranio con ricadute militari,
  2. Anche le relazioni tra il Qatar ed i confinanti, a cominciare dalla Arabia Saudita, sono spesso improntate alla ruvidità: nel 2017, ha subito un vero e proprio assedio terrestre alle sue frontiere. Le ragioni di questi conflitti sono ascrivibili alle iniziative politiche del Qatar, che sostiene finanziariamente in numerosi Paesi dell'area, dall'Egitto alla Libia, per non parlare della Turchia, la Fratellanza musulmana, un movimento politico che si contrappone alla storica e preponderante influenza sunnita della Arabia Saudita.
  3. Il Qatar non è riuscito negli anni scorsi ad accedere al mercato europeo ed a quello italiano, essendo stati bloccati gli investimenti necessari per la realizzazione dei grandi rigassificatori in aree marine: ci sono problemi infrastrutturali e logistici estremamente complessi da affrontare, a prescindere del maggior costo implicato dal trasporto via nave e dai processi di liquefazione e rigassificazione.
  4. Il Qatar ha dunque già indirizzato la propria strategia commerciale verso l'Oceano indiano, per approvvigionare il Pakistan e da lì l'Afghanistan. Non sono previsti, al momento, quantitativi disponibili anche tenuto conto delle clausole commerciali stabilite dal Qatar sui contratti a lungo termine: il gas così venduto e trasportato non può essere rivenduto durante il viaggio delle navi gasiere se non dopo l'approdo di queste al porto di destinazione concordato. In questo modo, il Qatar evita che il prezzo molto conveniente che pratica agli acquirenti che stipulano contratti a lungo termine sia utilizzato per guadagnare rivendendolo come forniture spot, che sono invece sempre molto più care. Il costo di far tornare indietro una nave che ha già percorso migliaia di miglia supera qualsiasi vantaggio di prezzo.
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