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Export: molto bene in Cina, meno in Usa e UK

+58% in cinque mesi verso la Cina, ma con gli Usa è -5,8% maggio/maggio

Dopo il +69,4% del periodo gennaio-aprile di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2022, anche i dati di maggio confermano il buon andamento delle esportazioni italiane in Cina: su base annua sono cresciute del 14,8%. Complessivamente, nel periodo gennaio maggio, l'incremento è stato del 58%.

Nonostante questo successo delle nostre esportazioni e la contemporanea riduzione delle nostre importazioni dalla Cina, il deficit commerciale mensile con Pechino viaggia ancora molto in alto: mentre era stato di 2,7 miliardi di euro ad aprile, a maggio è salito a 2,9 miliardi.

Anche l'export verso il Giappone sta riacquistando vigore: mentre nel periodo gennaio-aprile c'era stato un decremento del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, a maggio c'è stata una netta inversione di rotta con un +14,7% di export rispetto al maggio dell'anno scorso, portando il decremento al 2.5%. In questo caso, a maggio il saldo dell'Italia è attivo per 953 milioni di euro: il Made in Italy funziona bene.

Nei confronti dei Paesi dell'Africa settentrionale si registra una generale contrazione dei flussi commerciali: maggio su maggio, il nostro export è caduto del 18,4% mentre l'import è sceso del 7%. Nel complesso, però, rimaniamo ottimi acquirenti da quest'area, visto che il saldo dei primi cinque mesi è stato passivo per noi per 6,6 miliardi di euro. Una cifra consistente, visto che nello stesso periodo il passivo con la Cina è arrivato a 9,8 miliardi di euro.
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