Gli
affari migliori li stiamo facendo nei rapporti con i Paesi dell'OPEC: maggio su maggio, le nostre esportazioni sono cresciute del 28,8% mentre le importazioni sono diminuite del 24,3%. Nei primi cinque mesi, rispetto allo stesso periodo del 2022, le esportazioni sono aumentate dal 7,9% mentre le importazioni sono diminuite dell'1,9%. Il saldo negativo è stato sempre elevatissimo: -7,7 miliardi di euro.
I mercati su cui andiamo bene sono sempre gli stessi, dagli Usa con +16,8 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell'anno, alla Gran Bretagna con 7,6 miliardi: ma sono in rallentamento. Il nostro export verso gli Usa è diminuito del 5,8% tra il maggio di quest'anno e quello del 2022, mentre quello verso la Gran Bretagna ha registrato un calo dello 0,6%: sono Paesi in rallentamento.
Con la
Turchia il nostro export sta andando molto forte:
+22,4% l'incremento nei primi cinque mesi dell'anno, mentre le nostre importazioni si sono ridotte del 10,7%. Il saldo è positivo per noi, per 1,3 miliardi di euro.
Bisogna fare attenzione ai nostri mercati di sbocco: in Europa abbiamo sempre poco spazio e troppi vincoli.
E' fuori dalla Ue che si gioca la partita, soprattutto nei mercati che sono ancora poco maturi ma in crescita: Usa ed Uk, i nostri migliori partner di sempre, sembrano aver esaurito le tradizionali capacità di assorbimento delle nostre esportazioni.
+58% in cinque mesi verso la Cina, ma con gli Usa è -5,8% maggio/maggio Export: molto bene in Cina, meno in Usa e UK
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