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Una Rete fatta di Nodi

Lo Stato entrerà nella Rete ex-TIM: un acquisto fatto a debito, per comprare... altro debito


In pratica, lo Stato italiano non solo aumenta il debito pubblico per finanziare gli investimenti in infrastrutture fatti da Open Fiber, anche mediante le risorse del PNRR, ma ora lo farà anche per acquistare una quota minoritaria della Net.co derivante dallo scorporo della rete ex-TIM, una scatola societaria che incorpora altro debito.

I fondi privati di investimento, KKR e Macquaire, saranno molto attenti alla remunerazione delle loro risorse, sia quelle impiegate con la prospettata offerta di acquisto della ex-rete di TIM che quelle già pagate ad Enel per la già effettuata acquisizione di azioni di Open Fiber: chiederanno, con ogni probabilità, un aumento delle tariffe che dovranno essere pagate al nuovo monopolista derivante dalla fusione delle due reti, di cui avranno la maggioranza. E' inimmaginabile che KKR metta sul piatto gli oltre 13 miliardi che servono per comprare il 60% della Net.co senza avere la garanzia di un ritorno adeguato.

C'è da capire quale sarà l'effettivo ruolo dello Stato, visto che avrà una partecipazione azionaria minoritaria ma una grande responsabilità per gli investimenti. Per il momento, è chiaro che si tratta di tirar fuori TIM dalla difficoltà strutturale in cui si trova: sono più consistenti le risorse che si devono impiegare per realizzare la nuova rete e più performante che i proventi che derivano da quella esistente, con gli accessi fisici tuttora prevalentemente in rame.

Facciamo un po' di conti in tasca al MEF: se, per ipotesi, il prezzo del 100% della Net.co fosse di 20 miliardi di euro, con i 2 miliardi ora previsti per la partecipazione alla acquisizione, il MEF sarebbe proprietario del 10% della società. E se nella Net.co venissero conferiti 10 miliardi di euro, il MEF sarebbe proprietario in proporzione anche del 10% del debito della Net.co, pari ad 1 miliardo di euro: in pratica, il MEF si indebita sul mercato finanziario, facendo nuovi debiti per 2 miliardi, per comprare 1 miliardo di rete ed 1 miliardo di altro debito.

Lo Stato entrerà nella Rete ex-TIM: un acquisto fatto a debito, per comprare... altro debito

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