(Teleborsa) - Nulla di fatto per la Banca Centrale australiana che ha deciso di mantenere invariato al 2,5% il costo del denaro. Una decisione attesa che vede rimanere i tassi d'interesse al livello più basso dopo il taglio di un quarto di punto percentuale avvenuto nel mese di agosto.
Rispetto alla precedente riunione di politica monetaria, però, qualcosa è cambiato. Nel comunicato manca infatti la dicitura su un possibile ulteriore allentamento se necessario.
Il governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Stevens, nella dichiarazione che accompagna la decisione ha detto che la politica monetaria è opportunamente configurata e che al momento la cosa più opportuna da fare è lasciare un periodo di stabilità dei tassi d'interesse.
La notizia ha fatto impennare il dollaro australiano, portandolo a 88,49 dollari americani dagli 87,60 USD registrati prima della decisione.