(Teleborsa) - Migliorano le condizioni delle imprese australiane, nonostante
lo spettro dell'inflazione si sia riaffacciato sul Paese.
Secondo l'ultimo rapporto della National Australia Bank (NSB), a gennaio, l'indice che misura lo stato di salute della Corporate australiana ha registrato il primo miglioramento in quattro mesi. L'indicatore è salito a +4 dal precedente +3, mentre il sottoindice della fiducia è balzato a +8 da +6.
Il sondaggio sottolinea che, i tassi record e il calo del 14% del dollaro australiano lo scorso anno, hanno migliorato le prospettive economiche dopo il rallentamento degli investimenti nel settore minerario, che alimentano l'economia dell'Australia da oltre un decennio.
La NAB è dunque ottimista sull'immediato futuro. Secondo il capo economista della NAB, Alan Oster, la fiducia può continuare a migliorare.
Il mercato immobiliare ritrova la grinta. Nel quarto trimestre i prezzi delle case sono aumentati del 9,3% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Il risultato è decisamente superiore alle attese degli analisti che avevano previsto un aumento del 3% nell'ultimo scorcio del 2013.
Tali dati riflettono i benefici derivanti dalla politica monetaria ultra espansionistica decisa dalla Banca centrale australiana, che negli ultimi due anni ha tagliato di ben otto volte i tassi d'interesse portandoli al minimo record del 2,5%.
Nell'ultima riunione la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere invariato il costo del denaro al livello più basso dopo il taglio di un quarto di punto percentuale avvenuto nel mese di agosto.