(Teleborsa) - Anche il Senato USA ha dato il via libera all'innalzamento del tetto del debito, ma la decisione era pressoché scontata dato che la maggioranza è democratica in questa ala del Congresso.
La svolta c'era stata il giorno prima, quando una parte dei Repubblicani alla Camera aveva votato a favore del provvedimento, che ha consentito di innalzare il tetto di indebitamento degli Stati Uniti sino a marzo 2015, consentendo al Tesoro americano di piazzare nuovi Treasury ed
evitare il "default tecnico".
Anche questa volta, però, c'è stato ostruzionismo da parte del leader del Tea Party, Ted Cruz, ma l'unione Repubblicani-Democratici ha consentito di superare l'impasse. Un atto che era dovuto dopo il faticosissimo accordo sul budget raggiunto a dicembre.
Durante la seduta si sono visti momento di grande tensione, soprattutto quando è stato chiamato in causa il Presidente Barack Obama, sollecitato dal Tea Party a chiarire le sue responsabilità nella vicenda NSA e nel caso Snowden.