(Teleborsa) - Buone nuove dagli Stati Uniti: la Federal Reserve ha migliorato la view sull'economia per il secondo trimestre dell'anno, sottolineando che l'attività economica è ripartita, dopo il "sorprendente e ampia"
contrazione del PIL registrata nei primi tre mesi dell'anno.
E' quanto emerso dai
verbali dell'ultimo incontro di politica monetaria del 17-18 giugno scorso, quando la Fed ha proseguito il programma di ritiro delle misure di quantitative easing, comunemente noto come
"tapering" , confermandone la fine per il mese di ottobre. Il QE3 era arrivato ad un valore di 85 miliardi al mese ed è sceso ora a 35 miliardi, che verranno progressivamente ridotti per terminare a ottobre con 15 miliardi.
Naturalmente, il comitato presieduto da Janet Yellen ha lasciato la via aperta ad un possibile cambio dei programmi, nel caso in cui i prossimi dati non confermino l'atteso miglioramento del tasso di disoccupazione (
gli ultimi dati sono stati eccezionali) ed un ritorno dell'inflazione verso il target di medio-lungo periodo del 2%.
La conferma del miglioramento dell'economia arriverà a fine mese (30 giugno), quando il Dipartimento del Commercio statunitense pubblicherà le stime sul PIL del 2° trimestre.
Se la strategia sul "quantitative easing è chiara", non si può affermare la stessa cosa in merito ad un'exit strategy in materia di tassi di interesse. Una domanda ricorre con un'insistenza sempre maggiore: quando avverrà il primo aumento dei tassi sui Fed Funds? Gli analisti ora lo attendono alla fine del primo trimestre, prima di quanto inizialmente preventivato.