(Teleborsa) - Come sarà ricordata l'estate del 2014 per il settore turistico italiano? Se il buongiorno si vede dal mattino, non bene, anche se più di tutto a dominare è l'incertezza.
Dopo i
deludenti dati ISTAT sull'andamento del primo trimestre sono i numeri snocciolati da
Federalberghi a preoccupare.
A
giugno il comparto ha registrato un calo di presenze dello 0,3% rispetto allo stesso mese di un anno fa in quella che si può definire una
partenza fiacca delle vacanze degli italiani, che induce a guardare con cautela all'andamento dell'estate.
E mentre la
domanda internazionale continua a premiare l'Italia, che viene preferita anche grazie ad un buon rapporto tra qualità e prezzo, "il
mercato interno continua a scontare le difficoltà economiche e la ridotta capacità di spesa che affliggono i nostri connazionali. Ciò accresce la sofferenza di quelle località e quei segmenti di mercato popolati in prevalenza da clientela italiana", spiega la Federazione delle Associazioni Italiane Alberghi e Turismo.
facendo un bilancio più ampio, che parte dunque da gennaio, si può invece parlare di
andamento altalenante. Un motivo in più per parlare di incertezza e difficoltà di previsione.