(Teleborsa) - La
Banca Centrale Europea è in procinto di assumere il delicato ruolo di vigilanza del sistema bancario europeo, il più grande allargamento della sua base di poteri da quando è entrato in vigore l’euro. Per l’occasione non sono previste celebrazioni.
Per l’entrata in vigore dei nuovi meccanismi, i funzionari della BCE si stanno preparando per il monitoraggio, predisponendo anche le procedure per nuovi apporti di capitale per assorbire asset rischiosi già verificati, pari a 900 miliardi di euro.
La task force responsabile della vigilanza sarà guidata dal francese
Daniele Nouy, che da Francoforte sta già cercando di vagliare e poi "fondere" in un unico protocollo paneuropeo le singole modalità dei paesi aderenti, in modo da prendere maggiori precauzioni per contrastare eventuali crisi.
In sintesi, a regime, la BCE assumerà un ruolo molto pesante tra le autorità di regolamentazione a livello globale, ma porterà con se anche l’onere di ripristinare la fiducia nel sistema bancario europeo, uscito malconcio dalla crisi e vulnerabile a nuovi shock economici.
"Hanno già tanto lavoro da fare alla BCE, fin dal primo giorno", ha detto
Guntram Wolff, direttore dell'Istituto
Bruegel di Bruxelles. "C'è un gran mucchio di sofferenze, deficienze di redditività che sarà difficile riportare sui livelli del passato e, probabilmente, ci sarà bisogno di una profonda ristrutturazione. La domanda che si starà facendo
Draghi, riguarda proprio il modo in cui, come supervisore, la BCE potrà affrontare questo problema."
Oggi pomeriggio, Nouy, nuovo responsabile della vigilanza della BCE, si presenterà all'europarlamento per assumere ufficialmente il nuovo incarico.