(Teleborsa) - Una statistica ha dimostrato come il giro vita dei cinesi stia crescendo proporzionalmente al PIL nazionale e la
Cina si avvicini sempre più al poco distintivo primato USA del numero degli obesi, quasi 60 milioni di persone contro circa
90 milioni di americani.
Si può quindi dire che l’obesità è un allarme sociale planetario con oltre
600 milioni di "ciccioni", l’8% della popolazione mondiale, e 2,1 miliardi di persone in sovrappeso. La soluzione di questo problema ha una priorità di natura medica ma anche di tipo
economico, la spesa per le cure mediche per l’aumento di malattie circolatorie e
cardiovascolari in primis sta assumendo un andamento sempre più vertiginoso e gli unici che ne traggono vantaggio sono la cosiddetta "
industria sanitaria" e quella farmaceutica.
Quale sia il responsabile del fenomeno dell'obesità mondiale è facile scoprirlo, si chiama
benessere economico, ma esso ha mille sfaccettature: stile di vita sedentario,
stress, qualità dell’ambiente in cui si vive, ma soprattutto abitudini alimentari sbagliate e tra queste il ricorso al cosiddetto
cibo spazzatura.
Bene tutte le campagne governative e private volte a migliorare "l’uso del cibo", a
sensibilizzare le persone nella scelta di alimenti freschi, ricchi di fibre e poveri di grassi idrogenati, a seguire diete molto simili a quella
mediterranea, da tutti gli esperti ritenuta la migliore in fatto di
salubrità e di varietà dei componenti.
Fa scalpore, quindi, l’attacco a mezzo spot televisivo portato al nostro cibo principe, bandiera dell’italica inventiva culinaria, la
pizza. A scatenare le polemiche ha provveduto la più famosa catena di fast-food al mondo,
Mc Donalds, Official sponsor dell’
Expo 2015 assieme alla
Coca Cola. Tralasciamo il fatto che prodotti tipici del
junk-food siano sponsor di una
manifestazione mondiale che vuole esaltare il cibo e l’ambiente e poniamo attenzione sull'arma dell’attacco all'italico orgoglio: una
pubblicità video in cui un tipico bambino italiano di una tipica
famiglia italiana seduta ad una tavola di tipica pizzeria italiana chiede un McDonalds
Happy meal al posto della classica pizza.
L’affronto per molti italiani è stato come un pugno in faccia e sui
social network prontamente si sono riversati improperi ed insulti nei confronti del colosso americano. Nel contrattacco, i più fantasiosi, come al solito, si sono rivelati i napoletani che su
youtube hanno fatto una contro-pubblicità per ribadire, in forma di presa in giro, la superiorità della vera
pizza napoletana, sia come pietanza da tavola che come street food e fast food. La pubblicità di McDonalds è stata ritirata ma il risultato che la casa
americana voleva cogliere è stato, secondo noi, raggiunto: "
parlatene bene, parlatene male purché se ne parli" (Oscar Wilde).