(Teleborsa) - La debolezza dell'euro e il calo delle quotazioni del greggio regaleranno molte soddisfazioni alla Germania.
E' quanto convenuto dai maggiori centri di studi economici tedeschi, oggi all'appuntamento con le consuete previsioni del
Joint Economic Forecast Project Group sulla prima economia dell'Eurozona.
I tink tank ritengono che "il minor costo del petrolio aumenterà la capacità di spesa, mentre il mini euro rinfrancherà le esportazioni", come spiegato da Timo Wollmershaeuser, capo economista presso l'Ifp che quest'anno ha l'incarico di compilare le stime di tutti i quattro centri.
L'anno in corso dovrebbe chiudersi con una
espansione del PIL del 2,1%, una stima molto più elevata rispetto a quella dell'1,2% prospettata lo scorso autunno. Per l'anno successivo l'economia è vista invece all'1,8%, un tasso di espansione inferiore perchè comincerà a scemare l'effetto positivo del mini petrolio.
La disoccupazione dovrebbe invece scendere al 6,3% quest'anno e al 5,9% nel 2016 rispetto al già invidiabile +6,7% dello scorso anno.
I centri di studi economici sono il Rheinisch-Westfälisches Institut, l'Ifo Institut, il Leibniz-Institut e il Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung.