(Teleborsa) -
Si conferma in contrazione l'attività industriale in Giappone, anche se il ritmo di caduta di ordini e produzione è rallentato ai minimi degli ultimi 4 mesi.
Secondo le stime preliminari fornite da Markit e Nilkkei,
l'indice PMI manifatturiero a luglio viene indicato a 49 punti, ancora in zona contrazione (sotto il livello di 50), ma meglio del
48,1 riportato a giugno. Ciò è dovuto ad una piccola risalita di ordini e produzione, a dispetto della crisi del commercio internazionale.
Amy Brownbill, economista di Markit, commentando il dato, ha sottolineato che
una delle cause è il forte apprezzamento dello yen, che ha ridotto la competitività del Giappone sui mercati internazionali, deprimendo anche i prezzi imput (materie prime), a scapito delle dinamiche inflazionistiche.