(Teleborsa) -
L'UE non apre alcuna procedura ai danni dell'Italia, ritenendo che le misure assunte per il 2017 con la cosiddetta
Manovrina siano sufficienti ad
evitare un'infrazione. Lo conferma Bruxelles nel documento introduttivo alle "Country specific reccomendation" pubblicato oggi, il cosiddetto
pacchetto di primavera, i cui contenuti erano perlopiù attesi.
Certamente,
questo non salva il governo dall'ipotesi di apertura di una procedura in autunno, quando tutto sarà rivalutato alla luce dell'attuazione delle riforme promesse.
"Per oggi ci sono buone notizie", ha sottolineato il Commissario agli Affari economici,
Pierre Moscoovici, preannunciando "rivaluteremo la conformità con il criterio del debito sulla base delle nostre previsioni di autunno".
L'Italia, così come Cipro, Portogallo, Croazia, la Francia e Bulgaria erano fra i paesi aventi
squilibri economici eccessivi, in base al rapporto pubblicato lo scorso mese di febbraio. Le indicazioni ricevute oggi
promuovono l'Italia sia sotto il profilo dell'adeguamento dei conti pubblici per il 2017 che per la riduzione degli squilibri. In particolare, "la Commissione conferma che sono state adottate le ulteriori misure di bilancio richieste per il 2017, e che pertanto in questa fase non sono ritenuti necessari interventi supplementari per garantire la conformità con il criterio del debito".
Salvi anche Cipro e Portogallo, per i quali la Commissione ritiene che "non vi sono dati analitici che giustifichino il passaggio alla fase successiva della procedura, a condizione che i tre paesi attuino pienamente le riforme indicate nelle rispettive raccomandazioni specifiche per paese".
Secondo l'esecutivo comunitario, l'Italia ha un
programma di riforme "sufficientemente ambizioso" ed "appropriato" alle sfide da superare. Tuttavia, il giudizio
dipenderà dalla sua "effettiva attuazione".
Fra gli obiettivi indicati dall'UE vi sono la
concorrenza e le
privatizzazioni, la lotta all'
evasione, la riduzione delle
tasse sul lavoro a favore di un
carico maggiore sulla casa (
IMU ai più ricchi)
, una politica attiva del mercato del lavoro e più
incentivi all'occupazione, la riforma dei
contratti di lavoro (di secondo livello), il
pubblico impiego, la riforma del
processo penale e la
giustizia civile, la legge contro la
povertà.
"Le tendenze economiche sono nel complesso positive; dovremmo quindi approfittare di questa opportunità per rendere le economie europee più competitive, resilienti e innovative", ha dichiarato il vicepresidente
Valdis Dombrovskis, in occasione della pubblicazione del rapporto, aggiungendo che dovrebbe esser data "la priorità a quelle riforme che possono rendere la crescita più inclusiva e rilanciare la produttività. Riforme strutturali, investimenti e un'attenzione costante a politiche di bilancio responsabili sono indispensabili per rafforzare e sostenere la ripresa economica dell'UE".
"E' necessario utilizzare tutti gli strumenti disponibili per sostenere la crescita, comprese riforme economiche intelligenti e un'applicazione altrettanto intelligente della politica di bilancio", ha rimarcato
Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari dell'Eurozona.