(Teleborsa) -
Vendite di auto ancora boom a giugno. Secondo gli ultimi dati Pubblicati dal Ministero dei Trasporti, la Motorizzazione ha immatricolato a giugno
187.642 autovetture, con un incremento del 12,88% rispetto a giugno 2016, durante il quale ne furono immatricolate 166.232.
A maggio il mercato era cresciuto dell'8,44%.
Da inizio anno sono state immatricolate 1.136.331 autovetture, con una variazione di
+8,91% rispetto al periodo gennaio-giugno 2016.
Calano invece le vendite di auto usate: nel periodo gennaio-giugno sono stati registrati
2.389.777 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -2,71% rispetto all'anno prima.
Ancora un mese di crescita per Fiat Chrysler Automobiles, che a giugno ha riportato
53.600 immatricolazioni, con un aumento delle vendite del 12,6%, anche se la quota di mercato è calata leggermente al 28,56% rispetto al 29,32% di maggio ed al 28,6% di giugno 2016.
Aumentano più del mercato
Alfa Romeo (+23,1 per cento),
Jeep (+18,7 per cento) e
Fiat (+15,8 per cento).
Continua il dominio dei modelli FCA nella top ten, con sette vetture presenti in classifica, di cui cinque (Panda, Tipo, 500, Punto e 500L) nelle prime cinque posizioni. Da segnalare i risultati di Tipo (prima del segmento C con quasi il 25 per cento di quota) e di Giulia: prima nel segmento D con una quota vicina al 22 per cento. Complessivamente otto modelli di FCA sono al primo posto in altrettanti segmenti.
Nei primi sei mesi
le vendite di auto hanno generato un fatturato di 23,4 miliardi e lo Stato ne ha incassati 4,2 di IVA (+11,7%). Lo fa notare l'Unrae, l'Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, commentando i numeri del mercato a giugno. "Il mercato ha segnato per la settima volta in tre anni e mezzo un semestre positivo", sottolinea l'associazione, auspicando che il clima di fisiologica instabilità politica pre-elettorale nei prossimi mesi non abbia ripercussioni sugli acquisti dlele famiglie.
"A giugno
fortissima spinta delle case automobilistiche – e a cascata dei concessionari – poiché c’erano in ballo importanti premi legati al risultato del primo semestre", sottolinea
Federauto, commentando il primo vero dato positivo dopo che
nei primi 4 mesi il "mercato è andato come sulle montagne russe".