(Teleborsa) - A ottobre 2017, il surplus commerciale dell'Italia con il resto del mondo si porta a 5 miliardi (+4,2 miliardi a ottobre 2016), mentre
nei primi dieci mesi dell’anno l'avanzo commerciale raggiunge 37,3 miliardi (+64,6 miliardi al netto dei prodotti energetici) con una crescita sostenuta sia per l’export (+7,7%) sia per l'import (+9,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Rispetto al mese precedente, si registra un
aumento sia per le importazioni (+2,6%)
sia, in misura più contenuta, per le esportazioni (+0,5%).
La crescita congiunturale dell’export, spiega l'
ISTAT, è la sintesi dell’aumento delle vendite verso i mercati UE (+2,8%) e della flessione di quelle dell’area extra UE (-2,4%). Tutti i raggruppamenti principali di industrie sono in espansione, a eccezione dei beni strumentali.
Nel trimestre agosto-ottobre 2017, si rileva una crescita congiunturale delle esportazioni del 2,9%, che coinvolge sia l’area UE (+3,0%) sia l’area extra UE (+2,7%). Nello stesso periodo l’import cresce dell’ 1,1%.
Sempre a ottobre, la crescita tendenziale dell’export si mantiene ampiamente positiva (+11,3%) e riguarda sia l’area UE sia i paesi extra UE; l’aumento dell’import (+10,4%) è determinato dall’espansione degli acquisti da entrambe le aree di sbocco (+11,7% per l’area UE e +8,4% per l’area extra UE). Al netto delle differenze nei giorni lavorativi (22 a ottobre 2017 rispetto a 21 di ottobre 2016), l’aumento risulta più contenuto: +9,4% per l’export e +8,3% per l’import.
Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export, si segnalano
autoveicoli (+17,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+16,4%),
prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+11,9%), articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+11,6%) e
prodotti alimentari, bevande e tabacco (+11,3%).
Rispetto ai
principali mercati di sbocco, si segnala la marcata crescita tendenziale delle esportazioni verso
Stati Uniti (+17%),
Francia (+15,9%),
Spagna (+14,8%),
Regno Unito (+12,7%) e
Germania (+12%).
Nel mese di ottobre, l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente e aumenta del 2,1% nei confronti di ottobre 2016. L’aumento tendenziale dei prezzi all’importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l’indice aumenta dello 0,1% in termini congiunturali e dell’1,3% in termini tendenziali.