(Teleborsa) - Il taglio dei costi e le acquisizioni di Parati e Rxbar fanno lievitare il bilancio di
Kellogg.
La big alimentare statunitense ha chiuso il
quarto trimestre con un
utile netto di 428 milioni di dollari, o 1,23 dollari ad azione, rispetto alla perdita di 53 milioni, o 15 cent ad azione, dello stesso periodo dell'anno precedente, quando sul dato aveva pesato un'onere straordinario legato al deconsolidamento di una controllata.
L'utile adjusted è invece di 96 cent, in linea con le attese.
I
ricavi sono sono aumentati del 3,6% a 3,21 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti di 3,1 miliardi.
Performance debole per la divisione snack USA, che comprende marchi come Pringles e che è da tempo al centro di una cura dimagrante per recuperare profittabilità,
e per quella dei cereali per la prima colazione. Quest'ultima accusa il cambio di gusto dei consumatori, che stanno virando verso prodotti senza zucchero.
Bene, invece, le attività in Europa e in Asia Pacifico.
Ottimista il Chief Financial Officer
Steve Cahillane: pur senza fornire cifre ha dichiarato che l'azienda entra nel 2018 "con solide basi finanziarie".
Positiva l'accoglienza del mercato: i titoli Kellogg stanno guadagnando il 2,80% a Wall Street.