(Teleborsa) - "E’ importante la decisione delle parti di far avanzare il negoziato dal 4 aprile. Ricordo che l'intesa sindacale è necessaria per concludere il processo di cessione ad
Arcelor Mittal e far partire investimenti produttivi e ambientali per 2,4 miliardi di euro". E' questo il commento del Ministro dello Sviluppo Economico
Carlo Calenda in riferimento al Tavolo
Ilva tenutosi oggi 29 marzo al Dicastero di Via Veneto.
Di diverso i sindacati che spiegano "non c'è stata nessuna stretta, siamo al punto di partenza e dopo 6 mesi di trattativa ancora nessun nodo è stato sciolto", come ha rivelato da
Rosario Rappa, segretario nazionale della
Fiom Cgil uscendo dal
MISE. A
Rappa ha fatto eco il segretario generale della Uilm
Rocco Palombella che ha parlato di "incontro inutile, siamo tornati indietro di diversi mesi e abbiamo continuato a ribadire le volontà di proseguire il confronto".
Calenda ha ribadito: "il ruolo delle parti, a cui il Governo non si può sostituire, è dunque decisivo, e il percorso fatto da sindacati e azienda ha già avvicinato le posizioni. L'obiettivo della tutela di tutti i lavoratori è a portata di mano. Dovere del Governo è ricordare che Ilva ha cassa fino a Giugno e che la normativa UE sugli aiuti di stato rende soluzioni alternative alquanto impervie. I tempi sono oggettivamente stretti".