(Teleborsa) -
Ancora 48 ore. M5S e Lega continuano a trattare,
tra Roma e Milano, per trovare la quadra sul
"contratto" e, soprattutto l'accordo sul nome del premier del primo governo
giallo-verde della storia italiana. Si definirà entro domenica con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, intanto, sta alla finestra in attesa di buone nuove.
Sul programma, sia da parte di M5S che della Lega, si continua a ribadire che ci sono
"ampie convergenze", ma per ora si è solo ai titoli:
reddito di cittadinanza, flat tax, immigrati, legge Fornero. E poi, c’è anche il
conflitto di interesse.OGGI NUOVO ROUND - Dopo l'incontro di ieri a Roma tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio è già in programma un nuovo faccia a faccia previsto oggi nel pomeriggio, al Pirellone a Milano, . Così come è già fissato un nuovo tavolo sul programma. Obiettivo, arrivare a domenica con la quadratura del cerchio.
"Stiamo facendo notevoli passi in avanti, stiamo trovando notevoli convergenze, è stato un incontro positivo", "si parla di temi, di nomi parleremo a breve", ha spiegato Di Maio lasciando Montecitorio.
LA FRENATA DI BERLUSCONI E IL NODO PATRIMONIALE -
"Speriamo che questi due non vadano avanti perché mettono la patrimoniale". Lo ha detto Silvio Berlusconi, nel corso della sua visita alla mostra mercato Amart, alla Permanente di Milano, conversando con uno degli espositori che gli stava mostrando la sua collezione.
Berlusconi ha aggiunto di
non sentirsi tradito da Matteo Salvini: "Non voglio fare nessuna dichiarazione, non mi sembra il caso, vediamo come vanno le cose", ha detto ancora il Cavaliere in merito al tentativo di
Lega e 5 Stelle.