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USA, FMI conferma stime di crescita per 2018 e 2019

"Nonostante le buone prospettive di breve termine, una serie di vulnerabilità si stanno formando per il lungo termine", avverte l'istituto di Washington

Economia
USA, FMI conferma stime di crescita per 2018 e 2019
(Teleborsa) - Il Fondo Monetario Internazionale ha confermato le stime di crescita degli Stati Uniti per il 2018 e il 2019, rispettivamente al 2,9% e 2,7% dopo il +2,3% del 2017.



"Nonostante le buone prospettive di breve termine, una serie di vulnerabilità si stanno formando per il lungo termine", avverte però l'istituto di Washington, affermando che la politica fiscale statunitense potrebbe essere un rischio poiché il taglio delle tasse e l'aumento della spesa pubblica "causeranno un rialzo del deficit federale oltre il 4,5% del PIL entro il 2019. E' quasi il doppio rispetto al deficit di tre anni fa", spiega il Fondo.

INFLAZIONE: "Potrebbe crescere più rapidamente delle attese, spingendo la Federal Reserve a muoversi a un passo più rapido di quanto calcolato attualmente dai mercati, creando una potenziale volatilità e mandando in tilt i mercati statunitensi".

FEDERAL RESERVE: L'FMI ritiene che la banca centrale americana "dovrà alzare i tassi a un passo più rapido per raggiungere il suo doppio mandato", ovvero la stabilità dei prezzi e la piena occupazione. Secondo l'istituto nel 2018 i tassi arriveranno al 2,6%, alla fine del 2019 al 3,6% e nel 2020 al 3,4%, per poi scendere al 2,9% nei tre anni successivi.

DAZI: Il Fondo Monetario Internazionale invita il presidente americano, Donald Trump, a "ridurre le barriere commerciali" perché i dazi "allontaneranno ulteriormente il mondo da un sistema commerciale aperto, giusto e basato sulle regole, con effetti avversi sia per l'economia statunitense, sia per i partner commerciali".
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