(Teleborsa) -
Non più solo petrolio e gas, ma anche rinnovabili, infrastrutture e servizi. Il futuro del general contractor
Saipem è già ben delineato da suo management. Ne ha parlato
l'Ad, Stefano Cao, in una intervista a La Repubblica.
La storia di Saipem inizia oltre 60 anni fa ed il
boom è stato caratterizzato dal business del petrolio e del gas: più di 13 mila chilometri di tubazioni "a terra" ed "a mare", più di cento progetti offshore anche oltre i 3 mila metri di profondità, 7 mila pozzi
petroliferi perforati in tutto il mondo.
Nel 2015, il repentino tracollo del mercato testimoniato da un prezzo del greggio caduto dagli oltre 100 dollari ad appena 25 USD.
E oggi?Il numero uno della società
Stefano Cao ha già definito l'ultima crisi petrolifera "una tempesta perfetta", poiché assieme alle quotazioni del greggio sono colati a picco anche gli investimenti delle compagnie petrolifere (-40%), con conseguenze avvertibili sull'intera catena infrastrutturale. E la
crisi non è ancora finita, nonostante abbia natura ciclica.
La strada maestra nel prossimo futuro è tutta nella tecnologia - Cao ha spiegato che la
domanda di energia continua a crescere stabilmente ogni anno, fatta eccezione per i picchi di domanda delle economie emergenti, ma per soddisfare questa richiesta crescente la
soluzione sta in un mix di fonti (quelle tradizionali come petrolio e gas e le rinnovabili). Detto ciò, Cao avverte che il comparto oil deve prima "liberarsi del grasso accumulato (investimenti petroliferi, N.d.R.) ai tempi in cui il prezzo del petrolio era stabile oltre i 100 dollari".
E per sul futuro di Saipem afferma "dobbiamo guardare al di là delle nostre organizzazioni e trovare nuove soluzioni per ridurre i costi dei nostri clienti attraverso
processi e tecnologie più efficienti".
Dunque, la
"nuova" Saipem punta ad essere un
"trasformatore tecnologico" ed un
"solution provider", non solo fornitore di servizi. L'idea è quella di
diversificare in settori anti-ciclici, ma anche dal punto di vista geografico, e riproporsi sfruttando la propria esperienza e capacità nelle
energie rinnovabili (parchi eolici offshore), come nel
decommissioning e nei
servizi di progettazione di alto valore e infrastrutture, ad esempio l'AV Brescia-Verona. Ecco perché guarda con interesse ai progetti per l'AV Milano-Bologna e Milano-Brescia ed alla linea ferroviaria Mosca-Kazan, un maxi progetto del valore di 26 miliardi di euro. E poi ci sono le
tecnologie "verdi" per il settore oi&gas.
"Nei prossimi 40 anni si costruiranno più infrastrutture di quante non se ne siano realizzate negli ultimi 4000 anni", ha concluso Cao, richiamando uno studio presentato per il suo 60esimo anno di storia.