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Ilva, fascicolo all'ANAC. Il caso si complica dopo lettera Emiliano

Il Ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio ha trasmesso i documenti all'anticorruzione per valutare regolarità vendita

Economia
Ilva, fascicolo all'ANAC. Il caso si complica dopo lettera Emiliano
(Teleborsa) - Un nuovo e complicato sviluppo nella vicenda Ilva, proprio mentre si svolgevano le trattative azienda-sindacati sotto la regia del nuovo Ministro dello Sviluppo Economico.



Di Maio ha inviato all'anticorruzione il fascicolo della gara vinta da ArcelorMittal nel giugno 2017, dopo una lettera inviatagli dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che denuncia irregolarità. Tutti i documenti della vendita di Ilva sono stati inviati dal Ministro all'ANAC, l'Authority guidata da Raffaele Cantone, che dovrà decidere sulla regolarità.

Lo ha confermato lo stesso Di maio al senato, dove sta presentando il programma dei due dicasteri che presiede. Il Ministro ha anche fornito un resoconto della lunghissima trattativa per l'Ilva e dei numerosi tavoli di crisi aperti al MISE.

Frattanto, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha avvertito che l'annullamento della gara non comporterebbe un nuovo bando, bensì il definitivo fallimento dell'azienda, con un danno economico stimabile in 2 miliardi di euro per il piano ambientale (che passerebbe a carico dello Stato), 20 mila lavoratori in cassa integrazione., un punto di PIL e l'uscita definitiva dell'Italia dal mercato dell'acciaio.

Sulle furie l'ex responsabile del MISE, Carlo Calenda, che accusa nuovamente Emiliano di avere la denuncia facile - "ricorre sempre contro tutto e tutti" - ed afferma che "non c'è alcuna irregolarità" della gara che ha ricevuto nparere positivo dal comitato di esperti.

"Non si placa l'opera demolitrice di Emiliano. Puntualmente, come una bomba ad orologeria, interviene non appena si intravede uno spiraglio di soluzione nella drammatica vicenda dell'Ilva",afferma il segretario della Uilm, Rocco Palombella, sottolineando che "i lavoratori hanno bisogno di tranquillità, di prospettive occupazionali e soprattutto del risanamento ambientale. Con le denunce e con i sospetti si alimenta l'odio e l'insicurezza".

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