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Tria indica la strada del rilancio. Oggi vertice di maggioranza su politiche economiche

Secondo il Ministro dell'Economia è necessario partire subito con investimenti pubblici, riforma fiscale e reddito di cittadinanza

Economia
Tria indica la strada del rilancio. Oggi vertice di maggioranza su politiche economiche
(Teleborsa) - Far ripartire gli investimenti pubblici attuando riforme strutturali, riformare il fisco e avviare il reddito di cittadinanza. Giovanni Tria torna sugli obiettivi del Governo nel giorno del vertice di maggioranza sulla politica economica.

In una intervista a Il Sole 24 Ore il Ministro dell'economia spiega che "è decisivo il rilancio degli investimenti pubblici e l'avvio effettivo degli interventi su fisco e reddito di cittadinanza, che sono compatibili con i vincoli di finanza pubblica" al fine di "rassicurare investitori e famiglie", "dare certezze sulle prospettive, e dimostrare che il Paese è in grado di crescere".

"Per far ripartire gli investimenti pubblici - ha poi precisato - bisogna avviare un monitoraggio puntuale su ogni opera, per capire dove e perché si è bloccata".

Quanto alla riforma fiscale e al reddito di cittadinanza "bisogna partire davvero, e tracciare un calendario che indichi in modo nitido le misure da attuare nel 2019 e i progressi da compiere negli anni successivi", ha affermato.

Il Ministro ha inoltre assicurato che il dossier pensioni non è stato abbandonato, aggiungendo che l'Esecutivo sta studiando di mettere mano alle pensioni senza incidere "troppo" sulla spesa. In merito all'aggravio di spesa che la cosiddetta Quota 41 determinerebbe, spiega: "dipende dalle condizioni. Stiamo studiando, e non c'è ancora un quadro definito".

Il titolare di Via XX Settembre ha commentato anche le fibrillazioni sullo spread registrate negli ultimi giorni, affermando che non sono tanto da collegare a fattori di incertezza quanto al fatto che ad agosto i volumi sono ridotti. "Lo spread è influenzato da vari fattori. Il primo è il rallentamento dell'economia. Una maggiore incertezza sul futuro allarga i differenziali perché spinge gli investitori su titoli più sicuri. Non mi risulta però che ora ci sia una fuga dai titoli italiani. Ci sono piuttosto operazioni su futures e CDS e ad agosto, quando i mercati sono più sottili, bastano anche piccoli movimenti per dare fluttuazioni di prezzi" ha spiegato.
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