(Teleborsa) -
Si apre una settimana intensa per l'Ilva di Taranto. In questi giorni, infatti, i lavoratori saranno chiamati esprimersi sull'
accordo faticosamente trovato per l'acciaieria di Taranto per evitare i licenziamenti e riassorbire gli esuberi. La scorsa settimana, dopo
lunghe trattative al
MISE è stata raggiunta l'intesa tra
ArcelorMittal, sindacati e commissari straordinari.
I risultati della consultazione dei lavoratori saranno resi noti entro il 13 settembre, mentre le organizzazioni sindacali di categoria hanno revocato
lo sciopero in programma per l'11 settembre.
Il
Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, alla fine ha dato il via libera a un accordo che sembrava lontano visto che lo stesso
Di Maio non aveva escluso l'annullamento della gara che assegnava l'acciaieria di Taranto ad
ArcelorMittal.
Intanto, sulla questione della gara è arrivato anche il parere dell'
Avvocatura di Stato, dove si legge: "Si può ragionevolmente affermare che la possibilità di addivenire a un legittimo esercizio del potere di annullamento deve ancorarsi a un interesse pubblico concreto ed attuale particolarmente corroborato. Utili riferimenti potranno trarsi proprio dai molteplici interventi della
Corte Costituzionale la quale ha precisamente evidenziato
gli interessi costituzionalmente protetti che vengono in evidenza nella questione Ilva la cui gradazione evidentemente compete alla discrezionalità politica". Dunque "proprio sulla scorta di queste considerazioni e tenuto conto del necessario bilanciamento tra esigenze costituzionalmente tutelabili potrà valutarsi l'interesse pubblico preminente da porre a fondamento dell'azione amministrativa".
Una decisione che spetta al Governo."Quanto all'apprezzamento dell'interesse pubblico e della posizione di affidamento che possa essersi ingenerata, esso compete evidentemente all'Amministrazione". E qui che entra in gioco
Di Maio che rinuncia all'annullamento della gara. In un documento pubblicato sul sito del ministero si legge che il Ministro dello Sviluppo economico ha formalmente chiuso il procedimento di gara dichiarando "
di non procedere all'annullamento".