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Manovra, Mattarella richiama alla Costituzione. Replica d'attacco di Salvini e Di Maio più prudente

Il Capo dello Stato durante una cerimonia in mattinata. Twitter al vetriolo tra il Presidente Confindustria Boccia che plaude alla Lega e l'ex Ministro Calenda

Economia, Politica
Manovra, Mattarella richiama alla Costituzione. Replica d'attacco di Salvini e Di Maio più prudente
(Teleborsa) - Il Presidente della Repubblica ha manifestato apertamente i "dubbi" sulla manovra. Nella mattinata di sabato 29 settembre, Mattarella, nell'incontro con i partecipanti all'iniziativa "Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana" ha ribadito con forza come "la Carta rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia e all'articolo 97 dispone che occorre assicurare l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. E avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro".

Il vicepresidente del Consiglio, Ministro dell'Interno e leder della Lega, Matteo Salvini, non fa attendere la sua risposta al Capo dello Stato: "Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall'Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita".

"La Costituzione - ha aggiunto Salvini - impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare". Poi, col suo stile diretto che certo non la manda mai a dire, e certo non è la prima volta, eslcama: "Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare, me ne frego e lo faccio lo stesso".

E a fine giornata, da Latina, Salvini va giù ancora più duro: "Stiamo smettendo di governare il Paese da servi come ha fatto per anni la sinistra. La manovra economica stavolta la facciamo da Roma e per gli italiani. Questo lo devono capire a Bruxelles, a Berlino e anche in qualche colle di Roma...". Ma i presenti non dimostrano di gradire l'evidente attacco a Sergio Mattarella, e lasciano partire fischi e mugugni. Il riferimento a Sergio Mattarella è stato accolto da fischi e 'buu' dalla folla.

Da parte sua, l'altro vicepremier, Di Maio, dopo le Parole del Presidente della Repubblica sui conti e la Costituzione, aveva dichiarato: "Mattarella non deve preoccuparsi. Questa manovra del popolo ha proprio la finalità di creare le condizioni per poi poter ridurre questo debito. Per la prima volta diamo ai poveri e non alle banche. Oltre 2300 miliardi di euro di debito pubblico creato proprio dagli stessi che ora hanno pure la faccia di parlare". Senza poi mancare di sottolineare: "Abbiamo oltre il 60 per cento dei consensi, fatevene una ragione".

Naturalmente, opposizioni a sostegno del Capo dello Stato e all'attacco della manovra, a cominciare da un PD "improvvisamente unito" con un Matteo Renzi scatenato e da Forza Italia con un Antonio Tajani sarcastico e Silvio Berlusconi sebbene alle prese con i festeggiamenti per il suo 82esimo compleanno. E il Governatore di Bankitalia, Visco, che commenta come "I mercati non tramano nell'ombra".

Pro Salvini, quasi a sorpresa, da Vicenza, nel corso dell'Assemblea Generale di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha invitato i presenti "a sospendere i giudizi sulla manovra", avendo prima detto: "Di questo Governo crediamo fortemente nella Lega, è una componente importante, qui non si tratta di regionalità, ma di risposte concrete ai cittadini".

Concetti e parole che irritano l'ex Ministro Carlo Calenda e che via twitter commenta: "La ?@Confindustria? è ufficialmente leghista. Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l’Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un Presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso".

Nasce così un battibecco "via social", non certo di alto livello, e Boccia risponde a Calenda: "Lui ha parlato di una Confindustria appiattita e non ha avuto parole tenere nei nostri confronti. In realtà Calenda non è neanche in grado di organizzare una cena a casa sua con i compagni di partito".

Pronta la contro replica di Calenda: "Caro Boccia io ho organizzato impresa 4.0, Piano Made in Italy, Strategia Energetica Nazionale, norma sulle imprese energivore etc. Prendere lezioni da chi organizza solo cene e convegni e ha quasi fatto fallire l’unica azienda che possiede, il Sole24ore, mi sembra troppo".


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